la Ibiza è molto più
nuova di quel che sembra guardandola soltanto. Perché al di là del design totalmente inedito, la Ibiza nasce con un processo di produzione completamente rinnovato. Si è fatto largo uso, ad esempio, di sviluppo virtuale, soluzione che consente di risparmiare tempo (è nata in 23 mesi contro i 37 della precedente) e denaro. E al tempo stesso di andare a colpo sicuro sulla buona riuscita dei componenti, grazie appunto alle simulazioni a computer. Ancora, è stato ottimizzato il flusso logistico dei componenti verso la linea di montaggio, con conseguente aumento della qualità e riduzione della possibilità d’errore umano.
La Ibiza porta al debutto la nuova piattaforma B del Gruppo VW
Non per ultimo, la nuova Ibiza porta al debutto
la nuova piattaforma PQ25 che farà da base per tutte le future piccole del
Gruppo Volkswagen, Polo in cima alla lista. Il nuovo pianale conferisce alla Ibiza dimensioni maggiori: 7 mm di passo e carreggiate notevolmente più larghe ( 30mm davanti, 33 mm dietro), a tutto vantaggio della dinamica di marcia. Sopra al pianale poggia una scocca che, come ultima tendenza vuole, fa più largo uso di acciai ad alta resistenza. Significa una maggior rigidità complessiva a fronte di una riduzione di peso: mediamente 47 kg meno del precedente modello. Per quanto riguarda le sospensioni, le carreggiate più larghe hanno imposto modifiche agli esistenti schemi, che restano
McPherson davanti e ponte semirigido dietro: bracci trasversali, sottotelaio anteriore, giunti e silent block di appoggio alla scocca sono tutti nuovi.