La
Accord Tourer dimostra un buon dinamismo, sfoggiando — a livello di telaio — una vocazione sportiveggiante. Il confort è di ottimo livello, è parca nei consumi ed è contraddistinta da un’accoglienza ricercata. La Accord mostra equilibrio, precisione e dinamismo impeccabili, grazie a sospensioni dalla taratura sopraffina: piccole e grandi asperità ben filtrate, movimenti del corpo vettura sempre limitatissimi che accentuano la sensazione di un controllo totale, incisivo, ben assecondato da avantreno e sterzo notevoli per prontezza di inserimento e precisione di traiettoria e offre un bel feeling con le curve. Certo, tenuto specialmente conto della bontà di
telaio a disposizione, talvolta vien voglia sulla Accord di uno spunto più corposo; ma il
2.2 i-DTEC, giunto alla sua seconda evoluzione, valorizza il proprio potenziale con un’erogazione quanto mai regolare, fluida ed elastica, con una pregevole spinta dai regimi ridotti. Ottimo il cambio manuale a sei marce, con innesti secchi (ma un po’ “duretti” in velocità) e leva dalla corsa particolarmente corta e precisa. La Accord si dimostra più reattiva nello scatto rispetto al dato dichiarato dalla
Casa.
Per quanto riguarda la
sicurezza, sulla Accord vi è il sistema di mantenimento in corsia (con opportuni avvisi grafici e sonori) che tiene la vettura in linea “ manovrando” da sé il volante per seguire la traiettoria (ma è comunque richiesto l’accompagnamento dell’azione manuale): funziona ed è efficace, poiché se perde la percezione della carreggiata (una telecamera individua le righe di demarcazione sull’asfalto) avvisa debitamente; certo ci si deve abituare a sentire l’auto vivere di una certa “ autonomia” direzionale, e a fidarsi della tecnologia, che peraltro talvolta risulta un po’ invasiva. Ma anche questo è un bel passo sul piano della prevenzione.
