Alfa 159 Sportwagon 1750 TBi

Alfa 159 Sportwagon 1750 TBi

di Redazione

29.07.2009 ( Aggiornata il 29.07.2009 12:26 )

Design

I risultati non sono mancati, e i contenuti della vettura in prova per certi versi lo confermano. Anche se occorre realisticamente ammettere che la strada da percorrere è ancora lunga, prima di poter pensare seriamente di combattere ad armi pari con le regine del mondo premium. C’è poco da eccepire, per esempio, per quel che riguarda la qualità esecutiva della carrozzeria, che si tratti della verniciatura o della precisione degli accoppiamenti; peccato solo per lo scorrimento ( rumoroso) del cristallo lato guida evidenziato sul nostro esemplare.
All’interno, invece, qualche problema resta: su un prodotto da oltre 30mila euro non è accettabile vedere fasci di cavi spuntare da dietro la plancia o da sotto i sedili. Senza contare che l’opacità di molti rivestimenti sintetici li fa apparire peggiori di quanto non siano in realtà. Va aggiunto che la Sportwagon, al pari dell’intera famiglia 159, si appresta a vivere la seconda parte del suo ciclo di vita senza beneficiare degli interventi di restyling normalmente utilizzati per contenere il declino. Interventi che pure erano stati pianificati in origine (e successivamente cancellati) e che magari avrebbero potuto porre rimedio ad alcune lacune croniche: certo, migliorare l’abitabilità posteriore senza costosi interventi strutturali non sarebbe stato facile, ma si poteva quanto meno sperare di trovare il modo di regalare qualche ripostiglio in più a guidatore e passeggeri.
Lo stesso lavoro di miniaturizzazione, che ha coinvolto tutti i fornitori di componenti allo scopo di limitare l’eccesso di peso che la vettura si porta appresso, alla fine ha avuto effetti marginali, a giudicare dai risultati della bilancia. È vero, per contro, che la 159 beneficia di un equipaggiamento arricchito, ma anche in questo caso non tutte le soluzioni soddisfano appieno: il discorso riguarda per esempio la grafica del sistema di navigazione, piuttosto datata, o la logica dei sensori di parcheggio, che incomprensibilmente non smettono di cinguettare, una volta che si è disinnestata la retromarcia.
Si obietterà che questi sono dettagli e quando si parla di Alfa le attenzioni vanno rivolte soprattutto al suo cuore sportivo. Che nella circostanza, come si diceva in apertura, di attenzioni mostra di meritarne per davvero. Anche se l’incidenza dei motori a benzina sui volumi di vendita resta marginale, almeno in Italia. E dunque, al nuovo 1750 del Biscione non si possono chiedere miracoli. Piuttosto, l’esperienza condotta sulla 159 deve servire a svezzarlo, a far crescere quello che dev’essere il primo tassello di una famiglia di motori che rimetta le Alfa in condizioni di reggere il confronto con le migliori.
Alfa 159 Sportwagon 1750 TBi

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