Fiat 500C 1.3 Multijet

Prestazioni

Comportamento e prestazioni della 500C sono praticamente gli stessi della 500 1.3 Multijet, provata nel settembre 2007. Viaggiando con la capote chiusa non si avvertono particolari differenze, mentre tutto cambia quando viene abbassata premendo semplicemente un pulsante, che prevede tre posizioni: tutto aperto, la parziale copertura posteriore o una piccola apertura anteriore. Grazie anche alla potenza tutt’altro che elevata (75 cv), non in grado di mettere in crisi l’ottimo assetto, la piccola cabriolet Fiat si dimostra più che affidabile e sicura.
L’ESP (optional presente sulla vettura provata) si dimostra quindi quasi superfluo, ma consigliamo comunque di montarlo, considerato il prezzo contenuto (250 euro) e le varie funzioni che raggruppa: dall’ASR, che limita il pattinamento delle ruote motrici, al MSR, che ridà coppia al motore ed evita il pattinamento quando si scala bruscamente una marcia in condizioni di bassa aderenza, per poi passare al HBA, che incrementa la forza frenante nelle situazioni “da panico”, e infine l’Hill Holder, che assiste il guidatore nelle partenze in salita. Come si vede quelli per l’ESP non sono certo soldi “buttati”, anche se le reazioni molto contenute, progressive e ben controllabili, dal sottosterzo di potenza al sovrasterzo in caso di brusco rilascio dell’acceleratore in curva, non rendono indispensabile la presenza del sistema di controllo elettronico della stabilità.
Ben assettata, la 500C ha un rollio limitato e può contare sull’efficacia dei principali organi meccanici: dallo sterzo con servoassistenza elettrica Dualdrive, abbastanza pronto e preciso, al cambio manuale a 5 rapporti rapido, ben manovrabile e senza impuntamenti, fino all’impianto frenante, che assicura spazi di arresto discreti (58,9 metri a 120 km/h) e una risposta che è risultata più convincente rispetto alla berlina su fondi differenziati, come asfalto/ghiaccio.
I consumi sono penalizzati in modo marginale rispetto alla 500 1.3 Multijet, grazie all’incremento di peso di soli 40 kg e all’aerodinamica quasi sullo stesso livello della berlina, con il Cx non lontano dallo 0,33 della 500. Abbiamo percorso 25,806 km/ litro viaggiando a 90 km/h costanti e 16,972 km a 120 all’ora: fino a queste andature si può viaggiare con la capote aperta con un confort più che accettabile (la rumorosità aumenta di un paio di decibel ai posti anteriori), ma i consumi crescono sensibilmente, di quasi il 20%. Se poi si guarda alla velocità massima, abbiamo raggiunto i 161,9 km/h con la capote chiusa, quindi poco meno dei 165 all’ora dichiarati, mentre non si superano i 152,5 km/h quando è aperta.
Nel complesso le prestazioni della 500C turbodiesel non deludono, e sono simili a quelle della berlina: per passare da 0 a 100 km/h abbiamo impiegato 13”98, un po’ più dei 13” netti dichiarati, e abbiamo percorso il chilometro da fermo in 35”64, contro i 13”39 e 35”15 fatti segnare dalla berlina. Non male neppure la risposta in ripresa, piuttosto rapida e progressiva a partire dai 1500 giri del motore. Per passare da 40 a 80 km/h in quarta sono necessari 11” 43, che salgono a 17” 81 in quinta, marcia nella quale abbiamo impiegato 18” 53 per salire da 80 a 120 km/h: sono risultati soddisfacenti, con tempi inferiori di qualche decimo rispetto a quelli registrati con la 500 berlina.
Il confort acustico è leggermente penalizzato rispetto alla 500 chiusa, ma il divario è contenuto in poco più di un decibel: a 130 al’ora con la 500C abbiamo rilevato 77,5 decibel ai posti anteriori e 76,9 a quelli posteriori, contro i 76,3/75,8 registrati sulla 500. Nel complesso il confort di marcia è buono, grazie anche al valido compromesso raggiunto per l’assetto. Il vero difetto che emerge al volante della cabriolet Fiat è la visibilità posteriore minima con la capote abbassata, dato che la visuale dello specchietto interno è coperta fino a un metro e mezzo d’altezza: non per nulla sono di serie i sensori di parcheggio posteriori. Anche la capacità di carico è in parte penalizzata rispetto alla berlina: con la 500C si può viaggiare in quattro solo portando davvero il minimo dei bagagli.