Peugeot RCZ 1.6, ok il prezzo è giusto

Siete amanti delle auto sportive e della guida veloce, ma non siete un “gran manico”? Avete un figlio che vuole a tutti i costi una coupé, ma deve ancora impararare a guidare veramente? La RCZ 1.6 16V THP è l’auto che fa per voi: infatti è, come si suol dire, a “prova di imbecille”, cioè di chi non riesce a comprendere i limiti di tenuta di strada della sua vettura ma guida ugualmente in maniera scriteriata. Specie fra i giovani sono molti più di quanto si possa credere coloro che vanno oltre le loro capacità e i limiti della vettura.
Con un modello dal look aggressivo come la 2+2 francese ci si possono togliere tutte le voglie di guida sportiva mantenendo margini di sicurezza elevatissimi. Merito dell’ottimo connubio fra potenza, prestazioni, assetto e organi meccanici. Il divertimento di guida è assicurato da prestazioni di tutto rispetto, da vera sportiva, ma la facilità con cui si porta al limite la coupé Peugeot è davvero impressionante: anche sui percorsi misti più impegnativi sembra di viaggiare sui binari, con il sottosterzo di potenza che si avverte in modo del tutto marginale, mentre la coda pare inchiodata alle traiettorie, e non mostra sbandamenti o reazioni impreviste anche in caso di brusco rilascio dell’acceleratore in curva. Quando si va “oltre” interviene l’ESP, ma anche disinserendolo la RCZ resta sempre facilmente controllabile. I nostri collaudatori l’hanno definita quasi “noiosa”, tanto è facile da guidare e non trasmette emozioni eccessive. Dato però che pochi hanno le loro capacità ed esperienza vi assicuriamo che al volante della coupé Peugeot ci si diverte, e non poco.
Potete guidare rilassati a 200 all’ora è una sensazione che poche auto, e tutte di classe superiore, possono offrire. Con la RCZ questo è possibile, grazie all’ottimo connubbio fra l’assetto sportivo, ma non eccessivamente rigido, e lo sterzo preciso e dal giusto grado di leggerezza, che mantiene perfettamente la traiettoria. All’affidabilità e sicurezza di marcia contribuiscono il cambio manuale a 6 marce, con innesti un po’ contrastati ma ben manovrabile, e l’impianto frenante, che assicura spazi di arresto contenuti (32,9 metri a 100 km/h) e si dimostra efficace anche sui fondi differenziati e dopo un impiego prolungato.
I 156 cv a 6000 giri erogati dal 4 cilindri sovralimentato di 1.6 litri sono poi una potenza di tutto rispetto ma non particolarmente elevata: il risultato sono prestazioni più che soddisfacenti ma non eccessive per una coupé ben assettata. Abbiamo raggiunto i 215,8 km/h in quinta, a un soffio dai 217 all’ora dichiarati, fermando il cronometro dopo 7”91 nel passaggio da 0 a 100 km/h e 28”89 sul chilometro da fermo (8” netti e 29”2 i dati dichiarati). In ripresa la RCZ 1.6 16V THP mostra una buona progressione a tutti i regimi, con una risposta non rapidissima, ma senza tentennamenti: i sorpassi risultano così agevolati, ma non si manifesta certo la “spinta” in avanti a cui ci aveva abituati un tempo il turbo, anche a causa dei rapporti piuttosto lunghi delle marce superiori. Si passa così da 40 a 80 km/h in quinta in 9”82 e in sesta in 14”01, mentre per salire da 80 a 120 km/h nel rapporto più elevato si impiegano 12”50. La rapportatura del cambio favorisce il contenimento dei consumi, che non sono elevati per una coupé da oltre 200 all’ora: ai 130 km/h autostradali si percorrono 13,513 km/ litro, che scendono a 10,537 nel traffico urbano, ma superano i 20 km/litro guidando “al risparmio” (20,790 km a 90 all’ora costanti). Va però ricordato che sfruttando al massimo le doti del motore non si va oltre i 4,139 km/ litro. Bisogna poi tenere presente che la vettura provata monta i cerchi da 19”, invece dei 18”: accelerazione e consumi sono così leggermente penalizzati, a vantaggio di tenuta di strada e frenata.
Di discreto livello per una coupé anche il confort di marcia: l’assetto rigido trasmette abbastanza chiaramente nell’abitacolo le asperità del fondo stradale, ma la rumorosità non è particolarmente elevata per un modello sportivo: a 130 km/h abbiamo rilevato 71,4 decibel ai posti anteriori e 73,4 a quelli posteriori, dove si avverte maggiormente il rotolamento dei pneumatici del retrotreno.