Audi A1, ha tutte le carte per sfondare

Audi A1, ha tutte le carte per sfondare

di Redazione

14.12.2010 ( Aggiornata il 14.12.2010 12:38 )

Prestazioni

Il piantone è leggermente inclinato verso sinistra e il parabrezza un po’ piccolo per una cittadina. Sono gli unici appunti possibili per un posto di guida altrimenti ineccepibile, per l’ampiezza delle regolazioni e per il sostegno offerto dai sedili. In marcia, la A1 convince sin dai primi metri, indipendentemente dal motore che sta sotto il cofano: globalmente, il confort è tutt’altro che “da piccola”, segnatamente per quel che riguarda l’isolamento acustico: anche in velocità i livelli di disturbo restano contenuti, in particolare per quel che riguarda i fruscii di origine aerodinamica, tanto da lasciare una chiara prevalenza al rumore di rotolamento.
Quanto ai motori, il 1400 TFSI non si fa sentire più di tanto neppure portando le marce al limitatore, mentre il TDI denota un pizzico di ringhiosità solo al minimo e in accelerazione. A complicare un po’ il quadro ci pensa invece l’assetto sportivo della Ambition: se in presenza della gommatura standard le qualità di assorbimento restano nei limiti del tollerabile, passando ai 17” le reazioni sulle sconnessioni verticali non trovano smorzamento sufficiente a proteggere guidatore e passeggeri. Per contro, la presenza della gommatura più larga e ribassata, nella circostanza affidata a delle inedite (per Audi) quanto efficaci Hankook, esalta le qualità dinamiche della A1: appoggio laterale incredibilmente pronto e notevole rapidità di inserimento in curva, grazie anche alle modeste inerzie in gioco. In presenza dei pneumatici da 16”, invece, si rileva un po’ di cedevolezza in più, e parallelamente i movimenti del retrotreno in fase di riallineamento risultano un po’ meno controllati. Peraltro occorre comunque dire che la stabilità è sempre garantita da un’elettronica capace di assicurare interventi selettivi e misurati, che non mortificano la guida e contengono a dovere anche la tendenza al sottosterzo in accelerazione piena.
Sul fronte prestazioni, il 1.4 TFSI rivela una grande progressività e soprattutto una presenza che in pratica copre l’intero arco di utilizzo: risponde senza ritardi alla richiesta di spinta e si distende al meglio quando gli si chiede tutto. Trova un eccellente compagno nel cambio a doppia frizione S tronic, al solito senza pari nella prontezza di inserimento delle marce e nella rapidità della caduta di giri, nei passaggi a salire. Nella circostanza, da segnalare solo un po’ di rumorosità che saltuariamente accompagnava la scalata in seconda. Nell’utilizzo in Drive la trasmissione asseconda al meglio la guida turistica, mentre passando in Sport le risposte diventano più aggressive, la scalata si fa più pronta. A volte l’elettronica finisce per “tenere” sin troppo la marcia bassa, invitando all’intervento manuale. Da aggiungere che il finale piuttosto lungo consente regimi rilassati nei trasferimenti autostradali: ai canonici 130 il TFSI fa segnare 2600 giri.
Anche il 1.6 TDI propone rapporti piuttosto lunghi per quarta e quinta, che finiscono per smorzare un po’ la bella risposta in ripresa assicurata da una coppia disponibile in pieno da poco oltre i 1500 giri. Sull’altro fronte, da segnalare che in quest’edizione il turbodiesel Volkswagen allunga con decisione ben oltre i canonici 4000 giri, per scemare un poco solo quando si arriva in prossimità dei 5000. Tornando al cambio, il cinque marce manuale presenta innesti non brevissimi, ma precisi e ben guidati; la leva è ben isolata dalle vibrazioni al pari di uno sterzo che, qui come sulla TFSI, convince per la sensibilità che riesce a conservare all’aumentare della velocità, oltre che per una risposta pronta, ma non tanto immediata da rendere impegnativa la guida. Con qualche reazione di troppo solo in presenza di giunti trasversali.
Altrettanto consistente l’impianto frenante, con risultati molto vicini per le due vetture, peraltro divise soltanto da 20 kg. C’è da aggiungere che la piccola Audi si mostra molto composta nelle decelerazioni di emergenza, e che pur sollecitato a fondo l’impianto non mostra segni di cedimento. La risposta del pedale, un po’ vuota nella prima parte, assicura poi una buona progressività di risposta. Infine i consumi: ovviamente le note migliori vengono dal TDI (medie reali sui 16/17 km/litro), ma anche il 1400 a benzina riesce a garantire percorrenze (13-14 km/litro) di tutto rispetto, considerata la vivacità della piccola tedesca
 

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