Toyota Rav4 2.2D-4D AWD, efficace ovunque

Toyota Rav4 2.2D-4D AWD

di Redazione

17.06.2013 ( Aggiornata il 17.06.2013 09:13 )

Presentazione

La nuova Toyota Rav4 è alla quarta generazione. Per definirla basterebbe soltanto il nome stesso: Rav4 in origine è, infatti, un acronimo che nelle intenzioni della Casa delle tre ellissi starebbe a significare Recreational Active Vehicle, che non crediamo abbia bisogno di Google Traduttore per farne trasparire il significato.

L’originale antenata del 1994 era in realtà ben più compatta di adesso, con la sua carrozzeria a tre porte e i 369 cm di lunghezza. Ma anche adesso che l’ingombro longitudinale è arrivato a 457 cm, possiamo dire che non sono state rinnegate le caratteristiche peculiari del modello, vale a dire una spiccata vocazione stradale e all’utilizzo quotidiano. Insomma, sulle strade di tutti i giorni, sottolineando proprio “strade”. Ciò non significa che non ci si possa concedere qualche divagazione off-road non troppo impegnativa, però indubbiamente con questa nuova versione non solo la “stradalità” e la “quotidianità” sono state ribadite, ma si è fatto addirittura un ulteriore passo in tale direzione.

Questo grazie a scelte tecniche e dotazioni ancor più mirate e ricche, fra servosterzo elettrico da un lato e accessoristica di sicurezza e di confort dall’altro. Specialmente nel caso dell’allestimento Lounge come sulla vettura provata (con motore 2.2 turbodiesel da 150 cv), tale da “lasciar fuori” solo 4 optional. Ma procediamo con ordine e parliamo di carrozzeria e linee. Nonostante gli ingombri siano aumentati parecchio rispetto alla terza generazione di Rav4 — 205 mm in più sulla lunghezza e 30 sulla larghezza — l’equilibrio non ne ha risentito, grazie a un design sensibilmente spigoloso ma anche più dinamico.

Ora sono stati ripresi certi stilemi del resto della produzione Toyota, specialmente sulla calandra. Questa è più affilata, secondo lo stile “Under Priority” seguito ultimamente dalla Casa. Unitamente al posizionamento più alto dei gruppi ottici, sia anteriori sia posteriori, anch’essi più sottili (stavolta si parla di stile “Keen Look”), ne fa risultare una linea leggermente a salire e più alta nella percezione, nonostante l’effettiva altezza totale sia diminuita di 25 mm. Fra le altre caratteristiche esteriori, segnaliamo i fari diurni a Led, i fendinebbia di serie, i passaruota a risalto, lo spoiler posteriore, le ruote in lega da 18 pollici. In tutto questo c’è anche una certa ricerca aerodinamica verso la riduzione delle turbolenze, a vantaggio della penetrazione nell’aria ma anche della stabilità. Grazie anche ai numerosi rivestimenti sotto il pianale, da motore a serbatoio e sospensioni, il Cx arriva così a 0,31. A sottolineare poi la connotazione sempre più stradale, l’abbandono (stavolta nemmeno a richiesta) della ruota di scorta sul portellone, ora elettrico e incernierato superiormente.

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Design
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