Mini Paceman Cooper SD ALL4, la nipote della BMW X6

Mini Paceman Cooper SD ALL4, la nipote della BMW X6
Anche Mini tenta la strada del Suv sportivo. Ma qui ci sono due porte in meno a sfavore della praticità. Il piacere di guida, però, c’è

di Lorenzo Facchinetti

06.11.2013 ( Aggiornata il 06.11.2013 09:40 )

Rilevamenti e Tecnica

L’unica differenza tecnica della Paceman rispetto alla Coutryman riguarda l’assetto: fermo restando gli schemi McPherson per l’anteriore e il multilink al retrotreno, il setup di molle e ammortizzatori è stato irrigidito e ribassato, per un feeling di guida più sportivo che andasse a braccetto con l’aspetto esteriore più dinamico.

La bella notizia, per chi ama il confort, è che a richiesta e senza sovrapprezzo è possibile richiedere l’assetto standard, che si avvicina a quello della Countryman per morbidezza delle sospensioni. Ancora, tutte le Paceman adottano di serie la servoassistenza con Servotronic, cioé quella variabile all’aumentare della velocità; è associata a un comando sempre molto diretto che in questo caso non cambia, a livello di demoltiplicazione, rispetto al Suv di derivazione.

Per quanto riguarda il propulsore, il turbodiesel più potente della gamma è il 2 litri di produzione BMW che a Monaco spinge le varianti “18d” di Serie 1 e 3. Tutto in alluminio e con alimentazione common rail eroga gli stessi 143 cv delle cugine di Monaco, ma la coppia è leggermente ridotta: da 32,6 a 31,1 kgm.

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