Dacia Duster 1.5 dCi 110 cv, prova su strada

Prezzi indubbiamente attraenti, ai quali fa riscontro tuttavia una dotazione base decisamente essenziale per quelli che sono gli appetiti degli automobilisti degli anni ‘10. Opportunamente, sul nostro mercato, non è stata importata la versione “base” che non ha nemmeno gli alzacristalli elettrici, sebbene quelli posteriori restino optional anche sulla Lauréate.

Di base ci sono l’ESP, la chiusura centralizzata e il clima manuale già sulla Ambiance, poi salendo di allestimento si guadagnano il navigatore con display touch da 7 pollici e anche alcuni “sfizi” come volante e sedile regolabili in altezza, oltre a rivestimenti più consoni. Se poi davvero non ci si rassegn c’è una lista di optional che seppur non chilometrica offre il regolatore della velocità e i sensori di parcheggio posteriori, fra le altre cose.

Così, pur senza rivaleggiare certo con taluni Suv di lusso, si riesce ad ottenere una dotazione più all’altezza degli standard attuali. E senza nemmeno che il prezzo lieviti assurdamente: la vettura provata rinuncia solo agli interni in pelle ma resta ben sotto i 18mila euro. Il tutto per trovarsi in mano una vettura che sebbene si dimostri un po’ tradizionale come concetti generali, non rinuncia allo spazio interno e soprattutto offre una notevole sostanza, che si traduce in una buona impressione di robustezza e in un comportamento stradale tangibilmente favorevole, sia in curva che in frenata e nelle normali situazioni di traffico.