09.10.2014 ( Aggiornata il 09.10.2014 10:02 )
L’alimentazione a metano è, sulla A3, una faccenda esclusiva delle versioni Sportback, ovvero cinque porte, che hanno peraltro un passo leggermente più lungo. Questa è la prima Audi a gas e a Ingolstadt ci tengono: le scritte g-tron si trovano dappertutto, dal portellone ai passaruota, dal cambio alla plancia, dai brancardi alla strumentazione.
Certo, nessuno è perfetto e siccome a qualcosa bisogna pur rinunciare, la capacità del baule si riduce, e nemmeno di poco: da 380 a 280 litri. C’è di buono che il vano resta regolare e ben sfruttabile, ma senza raccontarcela piccolo è e piccolo resta: è quello di una Polo, non di una macchina di questa categoria. L’esperienza di guida, per i dettagli della quale vi rinviamo a pagina 108, è sorprendente. E tale da lasciare di stucco anche i meno convinti di fronte alle alimentazioni alternative: 110 cv sono pochi con 1345 kg effettivi sulla groppa ma li hanno talmente ben distribuiti che molto più del metano, qui, si sente il turbo.
Il resto dell’A3 è quello perfettamente conosciuto: una compatta di grande immagine, costruita con materiali e assemblaggi da prima della classe, che privilegia una grande guidabilità (e una certa sportività, indipendentemente dal motore che c’è su) all’abitabilità, eccellente davanti e non più che accettabile dietro. Quanto all’aspetto economico, senza venirvi a dire che è conveniente (perché quasi 30mila euro restano comunque un prezzo da Audi) non possiamo non ribadire quanto il confronto con le classiche TFSI e TDI la dia nettamente vincente. Vuoi mica vedere che è la volta che anche i più scettici saltano il fosso?
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Audi A3 a metano, la prova, 4 euro per 100 km
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