Con va l'auto dell'anno? Ben progettata, ben costruita, facile, confortevole, efficiente, razionale

Dopo &ldquo;di mamma ce n&rsquo;&egrave; una sola&rdquo;, &ldquo;il Natale quando arriva, arriva&rdquo; e &ldquo;alle svedesi piace l&rsquo;uomo italiano&rdquo;, nella hit parade dei luoghi comuni dovremo metterci anche &ldquo;la Passat &egrave; sempre la Passat&rdquo;.A Wolfsburg ci hanno preso gusto a vendere icone: la manovra gli &egrave; riuscita straordinariamente bene con la Golf e ora con la Passat sta succedendo la stessa cosa. La serie precedente, nata sgraziata come un brutto anatroccolo ha comunque avuto successo. Poi &egrave; stata ristilizzata (egregiamente, bisogna riconoscerlo) e le cose sono andate anche meglio.La nuova generazione, che &egrave; ufficialmente l&rsquo;ottava, ripropone quella stessa idea, ulteriormente riveduta, riequilibrata, nonch&eacute; attualizzata. Esteticamente &egrave; stata la berlina a trarne il maggiore vantaggio, ma i tre volumi, si sa, in Italia sono considerati un retaggio da basso medioevo.<a href="http://www.auto.it/wp-content/uploads/2015/04/VW-Passat-Variant-2.0-TDI-prova-1.jpg"><img class="alignnone size-medium wp-image-38822" src="http://cdn.auto.it/images/2015/05/07/vw-passat-variant-2_0-tdi-prova-1-300x218.jpg" alt="VW Passat Variant 2.0 TDI prova" width="300" height="218" /></a>Per&ograve; anche la Variant ha buoni motivi per ringraziare Walter De&rsquo; Silva e i suoi accoliti. Che sia tutta nuova &egrave; dimostrabile, per&ograve; sembra di conoscerla da sempre e questo, al momento di firmare un assegno da quasi 40 mila euro, ha lo stesso potere lenitivo del Maalox. Linee pulite, fiancata filante, proporzioni classiche, dimensioni importanti ma non imbarazzanti: non &egrave; esattamente roba da extrasistole, per&ograve; la prospettiva &egrave; quella di un invecchiamento che pi&ugrave; lento non si pu&ograve; e di una convivenza felice e duratura come tutte quelle che cominciano dalla testa e non dai feromoni.L&rsquo;adozione del pianale modulare MQB ha comportato un risparmio di peso importante e la Passat VIII, a dispetto dei suoi ingombri, pu&ograve; muoversi con una nonchalance anche col 1600 turbodiesel da 120 cv, ma &egrave; innegabile che il 2 litri sia il motore pi&ugrave; &ldquo;giusto&rdquo; gi&agrave; nella configurazione da 150 cv, senza scomodare le variazioni da 190 e 240 cv BiTdi. I prezzi della Variant 2.0 TDI 150 cv partono da 34 mila euro ma possono crescere parecchio perch&eacute; il listino degli optional &egrave; zeppo sia di accessori utili, sia di gadget del genere &ldquo;mai pi&ugrave; senza&rdquo;, per cui pu&ograve; essere difficile fermare la biro prima che sia troppo tardi. Certo &egrave; che, ancora pi&ugrave; che in precedenza, la Passat di oggi punta a salire in una categoria superiore rispetto a quella d&rsquo;origine, infischiandosene bellamente del rischio di sconfinare nel seminato della cugina Audi A4.Tanto &egrave; vero che i concessionari VW, quando si tratta di preziare un usato da ritirare a fronte dell&rsquo;acquisto di una Passat, si dimostrano particolarmente &ldquo;possibilisti&rdquo; con i transfughi di BMW o Mercedes. E se questo significa sottrarlo alle grinfie dei &ldquo;quattro anelli&rdquo;, pazienza.

<a href="http://www.auto.it/wp-content/uploads/2015/04/VW-Passat-Variant-2.0-TDI-prova.jpg"><img class="alignnone size-medium wp-image-38824" src="http://cdn.auto.it/images/2015/05/07/vw-passat-variant-2_0-tdi-prova-300x142.jpg" alt="VW Passat Variant 2.0 TDI prova" width="300" height="142" /></a><h2>Sembra pi&ugrave; grande e invece&hellip; </h2>Le linee laterali tese e la calandra a sviluppo orizzontale conferiscono alla Variant una notevole fisicit&agrave; anche se, in realt&agrave;, la lunghezza &egrave; diminuita leggermente rispetto alla generazione precedente.Magari c&rsquo;&egrave; qualche cromatura di troppo che scandir&agrave; il passare del tempo e delle mode, ma, eventualmente, sar&agrave; un problema delle versioni top Highline, perch&eacute; le pi&ugrave; richieste Comfortline sono pi&ugrave; discrete. E poi, chi volesse tutelarsi ulteriormente contro il rischio di una senescenza precoce, trover&agrave; in listino cerchi da 19&rdquo; o da 18&rdquo; (di serie ci sono quelli da 17&rdquo;) che come profilassi vanno benissimo, visto che l&rsquo;innamoramento dei designer per le ruote da quadriga perdura e quindi le auto saranno disegnate ancora per un bel pezzo in funzione di questa tendenza che allieta i bilanci di chi vende pneumatici e ripara cerchi.

<a href="http://www.auto.it/wp-content/uploads/2015/04/VW-Passat-Variant-2.0-TDI-prova-4.jpg"><img class="alignnone size-medium wp-image-38826" src="http://cdn.auto.it/images/2015/05/07/vw-passat-variant-2_0-tdi-prova-4-300x247.jpg" alt="VW Passat Variant 2.0 TDI prova" width="300" height="247" /></a><h2>Alluminio o legno: scelta libera </h2>La parte alta della plancia riprende il motivo a griglia a tutta larghezza della calandra per raccordare le bocchette di areazione. L&rsquo;allestimento Highline offre di serie i rivestimenti in Alcantara e pelle e le finiture in alluminio spazzolato per la plancia ma, volendo, si pu&ograve; avere il legno pregiato senza supplemento di prezzo. Sulla vettura della prova era montato il navigatore Discover Pro &mdash; il pi&ugrave; evoluto disponibile &mdash; con il quale il touchscreen passa da 6,5 a 8 pollici.<h2>A richiesta diventa virtuale </h2>La grafica sembra classica ma la strumentazione &egrave; virtuale e sfrutta un display da 12,3 pollici ad alta definizione variamente configurabile per visualizzare le informazioni preferite. Tra i due strumenti circolari, comunque sempre presenti, si pu&ograve; far comparire anche la mappa del navigatore, non il solito pittogramma. L&rsquo;Info Active Display &egrave; a richiesta ma non per le versioni base Trendline.<a href="http://www.auto.it/wp-content/uploads/2015/04/VW-Passat-Variant-2.0-TDI-prova-3.jpg"><img class="alignnone size-medium wp-image-38825" src="http://cdn.auto.it/images/2015/05/07/vw-passat-variant-2_0-tdi-prova-3-300x218.jpg" alt="VW Passat Variant 2.0 TDI prova" width="300" height="218" /></a><h2>Caricarla &egrave; quasi un piacere </h2>Dietro c&rsquo;&egrave; davvero tanto spazio e si viaggia comodi anche in tre. Il vano bagagli &egrave; regolare e ha la soglia praticamente a filo col piano di carico. Volendo, il portellone pu&ograve; avere l&rsquo;apertura elettrica mentre il sedile del passeggero anteriore ripiegabile in avanti, che faciliterebbe il trasporto di oggetti lunghi, &egrave; disponibile solo per gli allestimenti meno ricchi, non per l&rsquo;Highline. Lo schienale posteriore, diviso secondo lo schema 40/20/40 &egrave; sbloccabile tramite leve sui lati del bagagliaio.

Niente palpitazioni a vederla, niente palpitazioni a guidarla: dopotutto la Passat Variant &egrave; equilibrata anche in questo e, in una rilettura molto zen dell&rsquo;auto, l&rsquo;equilibrio conduce alla saggezza e alla felicit&agrave;. La questione &egrave; tutta qui.In questa Volkswagen non ci sono aspetti che, considerati singolarmente, eccitano al punto da perderci il sonno, per&ograve; tutto &egrave; pensato allo stesso alto livello e in armonia. Alla fine &egrave; quello che conta, che fa star bene e che &ndash; vale la pena di ribadirlo &mdash; non fa rimpiangere il denaro speso, anche se &egrave; stato un tantino pi&ugrave; dello stretto indispensabile. Quando si guida in modo aggressivo, si scopre che il motore non &egrave; propriamente un fulmine e che il cambio DSG fatica un po&rsquo; a tener dietro a questo genere di bramosie. Del resto anche l&rsquo;assetto non &egrave; di quelli che fanno sentire le ruote che macinano l&rsquo;asfalto e, a quel punto, anche per orgoglio e desiderio di possesso, verrebbe voglia di includere nell&rsquo;equipaggiamento le sospensioni elettroniche e il sistema di selezione dei profili di guida. Ma non serve, perch&eacute; non se ne farebbe un uso proporzionale al costo.Cos&igrave; com&rsquo;&egrave;, senza forzare il suo carattere, la Passat offre fin da subito una sensazione di leggerezza e di confidenza, da abito fatto su misura, e comunica la sua accondiscendenza verso qualsiasi tipo di uso se ne voglia fare. &Egrave; brillante quel che serve, pi&ugrave; veloce del necessario, silenziosa e fluida ben pi&ugrave; che in passato ed ha un serbatoio da 66 litri che assicura autonomie da transatlantico, anche perch&eacute; il consumo &egrave; ragionevolissimo.Lo sterzo leggero, ma anche confidenziale e preciso, si manovra con pochissimo sforzo e, sempre senza sforzo, il telaio asseconda velocemente i desideri di chi guida, come capita su tutti i modelli realizzati partendo dal pianale modulare MQB. Tra l&rsquo;altro &egrave; una reattivit&agrave; niente affatto ansiogena,&nbsp;perch&eacute; &egrave; graduale e non trascende mai la volont&agrave; di chi guida.Nonostante le dimensioni, la sensazione di agilit&agrave; &egrave; tangibile anche in citt&agrave; &ndash; dove, oltretutto, si gode pure di una visibilit&agrave; posteriore alla quale non siamo pi&ugrave; abituati &mdash; e sullo stretto, mentre sul veloce &egrave; composta, si appoggia dolcemente nelle curve e non d&agrave; mai segni di isterismo nemmeno se la si maltratta. Sa fare tutto cos&igrave; bene e in scioltezza quando si asseconda la sua natura, che difficilmente si sente il bisogno di chiederle qualcosa di diverso. Va da s&eacute; che, in un contesto simile, il cambio a doppia frizione a 6 rapporti sia una must anche se il sovrapprezzo rispetto all&rsquo;equivalente modello col manuale a 6 marce non &egrave; esattamente da saldo (2.500 euro).<a href="http://www.auto.it/wp-content/uploads/2015/04/VW-Passat-Variant-2.0-TDI-prova-5.jpg"><img class="alignnone size-medium wp-image-38827" src="http://cdn.auto.it/images/2015/05/07/vw-passat-variant-2_0-tdi-prova-5-300x174.jpg" alt="VW Passat Variant 2.0 TDI prova" width="300" height="174" /></a>&nbsp;Come tutti i DSG, ha quasi la dolcezza di un automatico col convertitore e quasi la rapidit&agrave; di un cambio sportivo se lo si usa manualmente, ma anche in questo caso tanto vale la pena di lasciarlo lavorare senza interferire, perch&eacute; sa il fatto suo sia quando si fa passerella in centro, sia quando si ha fretta. Forse anche per questa ragione, la VW ha miniaturizzato le leve al volante a livelli da &ldquo;caccia al tesoro".In definitiva, l&rsquo;aspetto meno gradevole di un&rsquo;auto altrimenti cos&igrave; affabile &egrave; la funzionalit&agrave; del sistema start&amp;stop quando &egrave; inserita la funzione &ldquo;Auto hold&rdquo;.&nbsp;Il dispositivo, gi&agrave; di base, non &egrave; al top in fatto di discrezione, perch&eacute; trasmette effettivamente qualche vibrazione. In pi&ugrave;, il riavvio dopo una sosta avviene con un leggero ritardo rispetto a quel che servirebbe per una partenza solerte al &ldquo;verde&rdquo; o per abbandonare rapidamente un incrocio. Nulla di drammatico, s&rsquo;intende, ma &egrave; un piccolo fastidio che negli ingorghi cittadini si ripete all&rsquo;infinito e certe volte verrebbe voglia di disattivare il sistema.Ma sarebbe un errore perch&eacute; &ldquo;i saggi restano calmi e silenziosi in attesa del tempo giusto&rdquo;. E anche questo &egrave; zen.

<a href="http://www.auto.it/wp-content/uploads/2015/04/VW-Passat-Variant-2.0-TDI-prova-2.jpg"><img class="alignnone size-medium wp-image-38823" src="http://cdn.auto.it/images/2015/05/07/vw-passat-variant-2_0-tdi-prova-2-300x188.jpg" alt="VW Passat Variant 2.0 TDI prova" width="300" height="188" /></a>Il nuovo pianale ha permesso di ridurre il peso (fino a 85 kg, secondo la versione), di abbassare la posizione del motore, quindi il baricentro, e di allungare il passo senza influenzare la lunghezza fuori tutto. Motore e sospensioni hanno beneficiato di affinamenti e le vere novit&agrave; tecniche sono nell&rsquo;elettronica. Per la prima volta la VW utilizza una strumentazione completamente virtuale, basata su un display da 12,3 pollici con risoluzione di 1.440 x 540 pixel che consente una visualizzazione molto precisa. E in modalit&agrave; navigazione la mappa compare anche tra tachimetro e contagiri.Poi c&rsquo;&egrave; il sistema di assistenza nella guida in colonna che mantiene automaticamente la vettura al centro della carreggiata anche a velocit&agrave; inferiori a 60 km/h, facendola sterzare, accelerare e frenare automaticamente, ma solo se chi guida ha le mani sul volante e per poter intervenire in qualsiasi momento. Una delle funzioni pi&ugrave; spettacolari, per&ograve;, &egrave; l&rsquo;Emergency Assist: se i sensori riconoscono che il guidatore non &egrave; in condizioni di gestire l&rsquo;auto a causa di un colpo di sonno o un malore, il sistema provvede a rallentare e dirigere l&rsquo;auto fino all&rsquo;arresto, attiva il lampeggio di emergenza e fa partire una telefonata di emergenza per ricevere aiuto dal servizio di pronto intervento.

VW Passat, maestra d'equilibrio: prova

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Alluminio o legno: scelta libera

A richiesta diventa virtuale

Caricarla è quasi un piacere

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