BMW 220d Grand Tourer, la prova

BMW 220d Grand Tourer, la prova
Offre l’aumento dell’abitabilità per la seconda fila di sedili, la grande capacità di carico, la dinamica di guida

di Saverio Villa

11.01.2016 ( Aggiornata il 11.01.2016 00:20 )

Rilevamenti e Tecnica

BMW 220d Grand Tourer

La Gran Tourer nasce sul pianale dell’Active Tourer con passo allungato di 110 mm, per una lunghezza complessiva superiore di 214 mm. Questa piattaforma ha debuttato sulla Mini, viene utilizzata anche dalla nuova X1 e arriverà sulla Serie 1 dal 2017.

Il motore è montato in posizione trasversale anziché longitudinale come al solito e la trazione è anteriore o, come nel caso della vettura provata, integrale. I motori appartengono tutti alla famiglia modulare e, indipendentemente dal frazionamento e dal tipo di alimentazione, hanno tantissimi elementi comuni.

I quattro cilindri, però, hanno due alberi di equilibratura e non uno come i tre cilindri. Le versioni automatiche dispongono della funzione “sailing”: quando si viaggia in autostrada, non appena il guidatore rilascia l’acceleratore, il collegamento tra motore e ruote viene temporaneamente interrotto e il regime va al minimo, per ridurre il consumo e le emissioni di CO2.

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