Abbiamo provato la versione V6 biturbo benzina del primo Suv Maserati, un’antitesi capace di coniugare lo stile del Tridente a una forza imponente
20.03.2017 10:24
Inevitabile che la ragione abbia (spesso) il sopravvento quando si deve pianificare la realizzazione di un nuovo modello. Al di là che si tratti di una Maserati o meno. E se il mercato dice Suv, non resta che adeguarsi alla ragione.
Però nulla vieta che ci sia spazio pure per un po’ di passione. D’altro canto c’è in ballo la reputazione del Tridente modenese che, a prescindere da un baricentro rialzato e da eventuali velleità fuoristradiste, non può trascurare la storia che l’accompagna. E a dire il vero non lo fa. Il fatto di essere più alta di una berlina o di una coupé, non ha limitato i designer Maserati, capaci di riportare lo stile promosso da Quattroporte e Ghibli sull’imponente Levante. Un legame che non ha in alcun modo intaccato la personalità della vettura modenese. Anche se in realtà l’auto viene prodotta nello stabilimento di Mirafiori, a Torino. Logistica a parte, il debutto nel segmento dei Suv di Maserati era atteso da tempo, e non ha deluso le aspettative. Abbiamo però rilevato alcune criticità a livello qualitativo. Nulla di grave, come avrete modo di constatare nelle pagine dedicate.
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Maserati Levante S, elegante ma cattiva: la prova
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