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Kia EV2, la produzione in Europa è il passe-partout verso gli incentivi

 Fabiano Polimeni
Fabiano Polimeni
Pubblicato il 25 agosto 2025, 13:41 (Aggiornato il 26 ago 2025 alle 08:37)
Nel segmento dei B-suv elettrici c’è un certo fermento quanto a novità di prodotto in arrivo. Kia amplierà l’offerta con il suo EV2, annunciato a inizio anno da una show car e con sempre più dettagli che accompagnano verso il debutto sul mercato.
La produzione partirà dall’inizio del 2026, sarà a Zilina, Slovacchia, che il marchio coreano assemblerà il suv destinato alla sfida con altri crossover e B-suv estremamente compatti. Zilina da pochi giorni "casa" della Kia EV4, modello dalle forme simil berlina 5 porte e di segmento C.
Le rivali e il prezzo atteso
Le misure attese con la EV2 sono nell’ordine dei 4,10 metri di lunghezza, ovvero, una fascia di mercato in diretta contrapposizione a progetti come Renault 4 E-Tech, Opel Mokka-e, Jeep Avenger elettrica. Il tutto aspettando un’altra rivale come Skoda Epiq.
Il fermento in casa Hyundai-Kia è reale e dal prossimo Salone di Monaco di Baviera scopriremo altri passi, fronte Hyundai, dell’ampliamento dell’offerta di modelli elettrici urbani. Un segmento dove il brand punta a introdurre ben tre novità nei prossimi 18-24 mesi.
Kia farà da apripista con la EV2, progettata su architettura e-GMP a 400 volt, “semplificata” e meno costosa della variante a 800 volt. Avrà batterie al LFP fornita da LG e le anticipazioni dicono di un versione da 58 kWh in grado di percorrere fino a 450 km.
Per sfidare in modo concorrenziale modelli come Renault 4 E-Tech sarà cruciale posizionarsi in quota 30 mila euro. Se così fosse, vorrebbe dire essere 5.000 euro al di sotto della gamma Kia EV3, un progetto all’estremo opposto del segmento B-suv, a un passo dal mercato dei suv compatti (C).
Diversamente dalla EV3, la Kia EV2 - per la sua produzione in Europa, anziché l’import dalla Corea del Sud - beneficerà degli incentivi governativi sulle elettriche in quei Paesi, come la Francia, che pongono paletti stringenti sul calcolo delle emissioni di CO2 nel ciclo produttivo del veicolo. Un dettaglio penalizzante per le produzioni cinesi importate in Europa.
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