Mazda CX-5, il Suv cresce e punta sul mild hybrid

La nuova generazione della giapponese guadagna oltre 11 centimetri di lunghezza e mantiene un motore a benzina di grande cilindrata.
Mazda CX-5, il Suv cresce e punta sul mild hybrid

Lorenzo LucidiLorenzo Lucidi

Pubblicato il 16 ottobre 2025, 07:41 (Aggiornato il 24 ott 2025 alle 12:51)

Era il 2012 quando Mazda lanciò la prima generazione di CX-5, un Suv di media taglia che avrebbe assunto negli anni a seguire un ruolo sempre più importante all’interno della gamma del Costruttore giapponese. Dopo tredici anni di carriera e due generazioni – la seconda è arrivata nel 2016 – la CX-5 ha totalizzato ben 4,7 milioni di esemplari venduti, di cui 850mila nella sola Europa e circa 30mila in Italia. Un’eredità importantissima per Mazda che ora viene raccolta dalla terza generazione del modello, più grande, versatile e tecnologica, che adotta soluzioni alla ricerca della massima efficienza ma senza convertirsi al full electric.

Mazda CX-5, più grande ed efficiente

La nuova generazione della Mazda CX-5 diventa sensibilmente più grande, crescendo in lunghezza di ben 11,5 centimetri e raggiungendo così i 4,69 metri complessivi che la pongono non lontana dalla “sorella maggiore” CX-60 (che arriva a 4,74 pur con uno schema meccanico molto diverso e quindi un approccio differente). Gli 11,5 centimetri guadagnati dalla CX-5 sono tutti nel passo, e questo significa un sostanziale aumento dello spazio nell’abitacolo. Non a caso, in Mazda hanno adottato un approccio definito “umanocentrico”, pensato per mettere gli esseri umani, guidatore o passeggeri che siano, al centro del progetto, creando una vettura che sia fruibile e comoda in qualsiasi situazione.

Sul fronte della meccanica, la Casa giapponese ha mantenuto un approccio pragmatico, senza adottare powertrain elettrici ma nemmeno ibridi plug-in. L’unico motore disponibile al momento del lancio è infatti il mild hybrid basato su un 4 cilindri da 2,5 litri e 141 cavalli e 338 Nm abbinato a un’unità elettrica a 24 Volt che eroga 48 Nm. Una soluzione in controtendenza in un mondo dominato da elevati livello di elettrificazione e downsizing, ma che in Mazda sono certi possa portare grandi vantaggi in termini di efficienza.

Non a caso, il motore endotermico è stato oggetto di vari affinamenti che ne migliorano i consumi, come la combustione ottimizzata con fasatura variabile, oltre alla disattivazione dei cilindri. Questo powertrain è abbinato sia alla trazione solo anteriore che all’integrale, con un’accelerazione 0-100 in 10,5 secondi. La trasmissione è invece affidata a un cambio automatico a 6 rapporti, mentre i consumi omologati secondo il ciclo WLTP parlano di una media di circa 14,3 km/litro per la due ruote motrici e 13,4 per l’integrale.

Kodo evoluto e abitacolo minimalista per il Suv Mazda

Esteticamente la CX-5 porta in dote una ulteriore evoluzione del design Kodo che ormai da oltre un decennio caratterizza lo stile delle vetture del brand nipponico. Il frontale si presenta con un inedito elemento nero che circonda la classica mascherina Mazda e la unisce ai gruppi ottici, mentre al posteriore spicca immediatamente l’assenza del logo tradizionale della Casa, sostituito da un lettering.

All’interno, Mazda ha mantenuto uno stile minimalista che, seguendo la filosofia giapponese del “ma”, gli spazi vuoti acquisiscono importanza. E, nello specifico, contribuiscono a ridurre le distrazioni quando si è al volante. Sulla plancia trovano spazio due schermi, il primo dedicato alla strumentazione misura 10,25”, il secondo per l’infotainment è invece di 12,9 o 15,6 pollici a seconda dell’allestimento, e supporta le funzionalità Android Auto e Apple CarPlay. Sulla CX-5, Mazda ha previsto la presenza di un gran numero di tasti sul volante per gestire la maggior parte delle funzioni correnti, mentre sul tunnel centrale trovano spazio solamente il cambio, il tasto per il freno a mano e una piastra per la ricarica wireless dello smartphone.

Ricca, a tal proposito, la dotazione tecnologica che include comandi vocali migliorati, un rinnovato head-up display e una nuova architettura digitale che integrando i servizi di Google riesce a fungere da vero e proprio assistente personale di bordo.

Nuova CX-5, si parte da 35.900 euro

Mazda proporrà la nuova CX-5 in quattro versioni: si parte dall’entry level Prime-Line, per poi proseguire con Centre-Line ed Exclusive-Line, fino alla top di gamma Homura (“fiamma”, in giapponese). Ciascuno di questi allestimenti, comunque, offre una lunga serie di dotazioni di serie tra cui cerchi in lega da 17”, videocamera posteriore con sensori di parcheggio, assistenza alla guida e altro ancora. Una scelta consapevole di Mazda, che vuole offrire tutti gli equipaggiamenti che ritiene necessari anche nelle versioni d’ingresso alla gamma.

Infine, il capitolo dei prezzi: il listino della terza generazione della Mazda CX-5 parte da 35.900 euro per la Prime-Line, che salgono fino ai 45.150 della top di gamma Homura. Queste cifre fanno riferimento alle varianti a due ruote motrici, per chi invece desiderasse mettersi al volante della 4WD bisogna mettere in conto 2.300 euro extra su tutti gli allestimenti a eccezione della Prime-Line che è offerta solo con la trazione anteriore.

 

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