DS 3 2023, l’arte del viaggio alla francese… Anche in elettrico

Non più Crossback, il crossover francese cambia poco, ma nei punti giusti. La versione E-Tense, poi, ha ottima autonomia a zero emissioni

di Gianluca Guglielmotti

18.01.2023 ( Aggiornata il 18.01.2023 09:43 )

DS 3 PureTech 130: prova su strada, consumi, prezzi

Iniziamo con la motorizzazione benzina 1.2, da 130 cv e 230 Nm di coppia massima e trasmissione automatica a otto rapporti (in gamma anche la 100 cv , erogati dallo stesso propulsore, e la BlueHdi, turbodiesel da 130 cv). Nello specifico, abbiamo avuto modo di testare un esemplare in allestimento intermedio Rivoli (34.300 euro, contro i 31.550 del base Business). Colpiscono subito il cambio, veloce e fluido nei passaggi di marcia, e il comfort generale. Buona l’insonorizzazione anche a velocità autostradali, ottimo il lavoro delle sospensioni, che copiano alla perfezione anche gli asfalti più accidentati. Nonostante ciò, l’assetto non è eccessivamente “molle”, pur non trattandosi, certo, di una vettura pensata per il divertimento tra le curve.

Un plauso anche al comparto ADAS, ben tarati e mai invasivi, e alla possibilità di visualizzare le informazioni essenziali sull’head-up display regolabile (bella idea) da tasti dedicati accanto al piantone dello sterzo invece che da un sottomenù digitale. Ma quanto consuma il piccolo tre cilindri? A fronte di una media dichiarata di circa 6 litri ogni 100 km, il computer di bordo ne ha segnati circa 7,5. Un valore poco differente e frutto di una guida non proprio “eco”. Con piede leggero non è affatto difficile avvicinarsi ai dati WLTP, anche considerando la massa di poco superiore ai 1.200 kg. Ancor più sorprendente, invece, la coincidenza tra dati dichiarati e reali della versione 100% elettrica E-Tense. Vediamo perché.

DS 3 E-Tense 2023, ottima autonomia e tempi di ricarica

Come tutte le vetture a batteria, il crossover elettrico francese spicca subito per spunto e silenziosità di marcia. L’elettromotore eroga 155 cv (115 kW) e 260 Nm istantanei sulle ruote anteriori, per prestazioni più che soddisfacenti. A nostro parere è questa la versione maggiormente azzeccata del Suv compatto francese: si guida bene, la taratura delle sospensioni è bilanciatissima e, soprattutto, l’autonomia con una singola ricarica è vicinissima a quella dichiarata. Cosa non scontata, anche basandosi sul meno permissivo ciclo di omologazione WLTP. La Casa, infatti, dichiara circa 400 chilometri di percorrenza massima garantiti dalla batteria agli ioni di litio di nuova generazione da 50 kWh netti, il 10% di capacità in più rispetto a quella della precedente (aspetto che, assieme a pneumatici più stretti e peso contenuto in poco più di 1.600 kg, contribuisce ad allungare le percorrenze massime).

Partiti con il 100% di carica, dopo aver percorso circa 100 chilometri tra strade urbane, autostrada a velocità costante e un tratto montano ricco di tornanti (sul quale non abbiamo lesinato sul pedale dell’acceleratore), siamo giunti a destinazione con il 75%. Facendo un rapido calcolo, con la stessa andatura avremmo potuto coprire circa altri 300 chilometri, per 400 totali. Et voilà. Doveroso parlare di ricarica: l’accumulatore passa dallo 0 al 100% con AC a 11 kW in 5 ore e 45 minuti; ci vuole solo mezz’ora, invece, per passare dal 10 all’80% utilizzando la ricarica rapida DC a 100 kW. Inoltre, DS mette a disposizione dei comodi servizi per agevolare i possessori di E-Tense, come l’app MyDS per smartphone. Questa offre, oltre al monitoraggio remoto della ricarica, la possibilità di pianificare il viaggio in base alle colonnine presenti lungo il percorso.

Concludiamo parlando di prezzi, non proprio “per tutti”: la DS 3 elettrica attacca il listino a 41.550 euro, mentre per la versione top di gamma Opera della prova servono ben 48.550 euro.

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