La prima ibrida di casa Dacia mette insieme accessibilità e sostenibilità, con 7 posti e consumi contenuti
27.02.2023 ( Aggiornata il 27.02.2023 11:48 )
La mobilità sostenibile è anche accessibile? In fondo, la domanda che ci si dovrebbe porre e intorno alla quale gira tutta la polemica di chi vuole imporre l’elettrico e chi invece difende la neutralità tecnologica, cioè la possibilità di offrire più soluzioni ai cittadini, era e rimane questa. Il refrain degli ultimi anni, nel quale la sostenibilità è stata sempre affiancata al concetto di elettrico ha palesato tutti i suoi limiti confrontandosi con la realtà, cioè con la possibilità concrete di acquisto delle persone, ovvero con il numero di vendite, che se in Italia raggiungono appena il 2,6% di quelle generali, ora iniziano a calare anche in Germania una volta che sono scomparsi i potenti incentivi.
Alla luce di tutto questo, con un pizzico di buon senso, meglio forse ripensare al gettonatissimo concetto di sostenibilità “sposandolo” con quello di accessibilità. E qui si apre un mondo che spazia dai Diesel di ultima generazione, come quello appena lanciato da Mazda con la nuova motorizzazione a gasolio del Suv CX-60, per arrivare alla quintessenza dell’accessibilità rappresentata da Dacia. Il brand del Gruppo Renault, dopo un 2022 di record globali, replicati nel mese di gennaio, compreso il grande successo con la motorizzazione GPL, lancia l’ennesima offensiva, questa sì, sostenibile, proprio perché oltre all’aspetto fondamentale della protezione dell’ambiente unisce il fatto di essere vicina alle possibilità del cliente medio. Come? Semplice. Utilizzando, la nuova Jogger declinata in versione Hybrid 140 dopo che dal lancio dello scorso marzo, quindi in meno di un anno, ha già raccolto 95.000 ordini in tutta Europa, di cui 9.000 in Italia.
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Guarda la galleryE con questo ibrido innovativo, il primo ibrido di Dacia - che ha sempre considerato il GPL, soprattutto dalle nostre parti, la sua proposta ecologica avanzata - Dacia vuole andare a prendere un cliente più sofisticato ed esigente, come quello del centro e nord Italia, ampliando l’offerta, senza fagocitare il resto. Tanto più che parliamo di un full Hybrid davvero intelligente. Proprio perché Jogger, realizzata sulla piattaforma Renault CMB-F (la stessa di Clio, Captur e Sandero) è stata pensata già nella proiezione della motorizzazione ibrida. Un'architettura semplice e intelligente che rende il sistema affidabile e sostenibile in ogni situazione.
Il motore benzina da 1.6 che genera 85 cv circa, è associato a due motori elettrici, uno da 36 kW (49 cv) e l’altro starter/generatore ad alta tensione HSG (High-Voltage Starter Generator). Per un totale di 140 cv e 205 Nm di coppia massima. Ma il vero segreto del combinato disposto è l’’innovativa trasmissione multimode con innesto a denti, senza frizione, che consente di ottimizzare e rendere più fluidi i cambi marcia, con effetti importanti su emissioni e consumi. Questo consente una grande varietà di modalità di funzionamento, a cominciare dalla trazione 100% elettrica con la quale la macchina si avvia in ogni condizione proprio per l’assenza della frizione che così non chiama in causa il propulsore termico.
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