Dacia Jogger, la prova dell'ibrida sostenibile e accessibile

La prima ibrida di casa Dacia mette insieme accessibilità e sostenibilità, con 7 posti e consumi contenuti

di Pasquale Di Santillo

27.02.2023 ( Aggiornata il 27.02.2023 11:48 )

Il moderno ibrido montato su Dacia Jogger offre anche un altro enorme vantaggio. Cioè si adatta automaticamente alle situazioni di guida: l’architettura serie-parallelo consente infatti di unire i vantaggi dei diversi tipi di ibridazione possibili (serie, parallelo e serie-parallelo) perché così i motori sono in grado di funzionare in modo indipendente, oppure congiunto, indirizzando l'energia verso le ruote o la batteria. Il gruppo motopropulsore gestisce i motori e il rispettivo contributo in base all'eventuale fabbisogno di accelerazione o potenza, nonché alle esigenze di rigenerazione della batteria. In tutto sono 15 le diverse combinazioni di funzionamento tra i motori e i rapporti di trasmissione innestati.

Dacia Jogger Hybrid, la prova

Nella prova che abbiamo effettuato sulle strade intorno a Lisbona, costeggiando l’Oceano Atlantico, la nuova Dacia Jogger Hybrid 140 su un percorso ricco di curve e ondulate, saliscendi molto scorrevoli, i cambiamenti delle modalità di funzionamento risultano quasi impercettibili e non richiedono nessun intervento da parte del conducente. Il sistema sceglie automaticamente la modalità più adatta alla situazione per ottimizzare al meglio le emissioni e i consumi, garantendo al tempo stesso una guida reattiva e piacevole, al netto di una rumorosità comunque accettabile.

L’altro vantaggio, sempre alla guida, arriva anche dall’ottimizzazione del recupero di energia nelle fasi di decelerazione e frenata. Quando si solleva il piede dall'acceleratore e la leva del cambio è posizionata su Drive, il motore elettrico principale funge da generatore. Recupera l'energia cinetica prodotta dalla decelerazione trasformandola in energia elettrica da rimandare alla batteria da 1,2 kWh-230 V. Per recuperare più energia, è possibile spostare la leva del cambio in posizione Brake (B). Tecnologie di derivazione Renault F.1, già abbondantemente sperimentate con le vetture elettriche del Gruppo. La morale è che i consumi si attestano intorno ai 4,8 litri per 100 km, cioè più di 20 km con un litro di benzina, mentre le emissioni si fermano 108 G/km di CO2.

Jogger, si parte da 25.500 euro

Numeri, quelli appena descritti, che vanno ad unirsi, appunto, a quell’accessibilità cui facevamo riferimento all’inizio. Perché alla fine a contare davvero era e resta quel rapporto qualità/prezzo di una vettura offerta, come la versione normale, sia a 5 che a 7 posti, nell’accezione complessiva di un modello già individuato come sintesi tra Suv, monovolume e station wagon, con un listino che parte da 25.200 € per l’allestimento Expression o da 26.050 € per quello Extreme. Trovatela voi una vettura elettrica che oggi parta da questi prezzi e garantisce un comfort di 4,55 metri di lunghezza, la migliore abitabilità del mercato, fino a 7 posti e tre file di sedili.

Il tutto con l’offerta essenziale anche in termini di tecnologia, grazie al cluster digitale da 7” capace di descrivere il livello di carica della batteria e i flussi di energia. Vetture di pari grado partono da 30.000 € e per i 7 posti anche da 40.000€. Se Dacia dal 2005 a oggi ha portato a casa 700.000 immatricolazioni, di cui il 95% tra i privati, qualche motivo ci sarà. Possibile che a Bruxelles o nelle teste degli integralisti elettrici nessuno se ne renda conto?

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