La Cina si rimette in moto: riaprono anche le concessionarie

La Cina si rimette in moto: riaprono anche le concessionarie

I clienti stanno iniziando a far visita agli showroom, ma in sicurezza: registrazioni, controlli, guanti e mascherine. Ecco come risorge l'automotive cinese

di Redazione

21.04.2020 17:32

Qualcuno doveva pur dare l’avvio alla ripartenza. E chi se non la Cina, il più grande mercato automotive del mondo, in cui sono coinvolte oltre 40 milioni di persone? Il Governo, oltre a estendere i sussidi per l’auto elettrica fino al 2022, ha sempre spinto per un ritorno alla normalità, seppur con la dovuta cautela.

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Prendiamo il caso di Wuhan e delle concessionarie: la città ha riaperto lo scorso 8 aprile e, gradualmente, alcuni delear hanno cominciato a consegnare le auto di persona. Un gesto quotidiano fino a qualche mese fa, ma adesso straordinario, come spiegano le parole di Liao Feng, un venditore della concessionaria Wuhan XinMing della marca Geely: “Dopo aver ripreso gli affari come di consueto, il numero di visitatori dello showroom non era grande ma le persone hanno cominciato ad arrivare, guardando le macchine e persino facendo ordini. Siamo fiduciosi nelle prospettive del mercato e per il futuro di Wuhan, per l'industria automobilistica e per il mondo in generale”.

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La sicurezza al primo posto

Uno degli aspetti primari che spinge i clienti a recarsi nella concessionarie è il sistema di purificazione dell'aria intelligente G-Clean (IAPS), di serie in tutte le nuove auto Geely. “Sapere di poter guidare in sicurezza - ribadisce il venditore della concessionaria Wuhan XinMing - è qualcosa che molti acquirenti di auto considerano una priorità nel mondo post-virus”. Sicurezza in aiuto ma anche negli ambienti: prima di aprire le porte al pubblico, gli showroom sono stati sterilizzati e disinfettati. Inoltre, è stato attivato un nuovo protocollo di ingresso nella struttura: i clienti che entrano devono registrarsi, mostrare il loro Codice Verde (tramite l’app diffusa in Cina per monitorare la salute dei cittadini) e farsi misurare la temperatura. Se chi arriva non è munito di guanti e mascherine, è la stessa concessionaria a fornirli.

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