Benzina e gasolio, le tensioni tra Russia e Ucraina fanno alzare ancora i prezzi

Benzina e gasolio, le tensioni tra Russia e Ucraina fanno alzare ancora i prezzi

Le tensioni tra Kiev e Mosca stanno facendo lievitare il prezzo del petrolio: nel frattempo in Italia benzina e gasolio sfonda il tetto dei due euro al litro

di Lorenzo Lucidi

16.02.2022 12:34

Non accenna a fermarsi la corsa al rialzo dei prezzi di benzina e gasolio, che in autostrada hanno già superato la soglia dei due euro al litro. Cifre che non venivano raggiunte dal 2012 e che potrebbero ulteriormente lievitare nei prossimi mesi. In particolare, i rischi maggiori arrivano dalle tensioni tra Ucraina e Russia, con quest'ultima che gioca il ruolo di secondo produttore mondiale di greggio. In attesa di una distensione dei rapporti tra i due Paesi, il prezzo del barile ha raggiunto i 94 dollari, e in Italia già 7 automobilisti su 10 hanno intenzione di limitare i consumi di benzina e gasolio.

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Tensioni Ucraina-Russia, sale il barile

La situazione internazionale, con le tensioni in Est Europa, sta contribuendo ad aumentare ulteriormente i prezzi dei carburanti, già ai massimi da dieci anni a questa parte. La Russia, infatti, è il secondo maggior esportatore al mondo di petrolio, dopo i soli Stati Uniti. Il prezzo del barile è aumentato negli ultimi giorni fino a quota 94,62 dollari: era dal 2014 che il greggio non raggiungeva un prezzo tanto elevato, ma già ci si attendono ulteriori rincari. Secondo gli esperti del settore, il costo di un barile di petrolio potrebbe arrivare a sfiorare, nei prossimi mesi, quota 100 dollari.

E, se le tensioni tra Ucraina e Russia dovessero inasprirsi fino a sfociare in un conflitto, la cifra sarebbe destinata ad aumentare considerevolmente. A spiegarlo è Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia, secondo cui, in caso di guerra “i prezzi del greggio schizzerebbero verso 120-130 dollari, anche 150 dollari in presenza di un embargo delle esportazioni russe”. Pur puntualizzato che si tratta di “uno scenario che lo stesso presidente americano Biden non si può permettere, vista la sensibilità sul tema e le grandi pressioni inflattive già in atto. E, d'altra parte, anche la Russia ha un disperato bisogno di esportare". Un'ulteriore spada di Damocle è costituita dalla ripresa del traffico aereo che in estate dovrebbe tornare ai regimi pre Covid, aumentando la domanda di carburante provocando ulteriori rincari.

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Prezzi record in Italia

Ma come si ripercuote questa situazione sulle tasche degli automobilisti italiani? Negli ultimi mesi il prezzo di benzina, gasolio, GPL e metano ha subìto continui aumenti, raggiungendo picchi record. Trend confermato dagli ultimi dati del Mise, che ha registrato l'abbattimento della soglia dei due euro al litro sia per la benzina che per il Diesel al servito in alcune stazioni di servzio autostradali. Per quanto riguarda invece il self service, la benzina ha raggiunto un prezzo medio di 1,837 euro, mentre il gasolio è a quota 1,712 euro al litro. Cifre che stanno spingendo gli automobilisti italiani a fare economia, tagliando i consumi di carburante non necessari: secondo lo studio Ipsos commissionato dall'Osservatorio Legacoop, il 71% degli italiani agirà per risparmiare su benzina e gasolio fino a rinunciare completamente, nel 4% dei casi, al loro consumo.

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