Niente cablaggi dall'Ucraina, le Case auto europee fermano la produzione

Niente cablaggi dall'Ucraina, le Case auto europee fermano la produzione

Il conflitto in Ucraina ha fermato le esportazioni di sistemi di cablaggio, causando lo stop alla produzione in numerose fabbriche di Costruttori tedeschi

di Redazione

08.03.2022 ( Aggiornata il 08.03.2022 11:57 )

Non c'è pace per il settore automotive: dopo le difficoltà legate alla pandemia e i cronici problemi di approvvigionamento di semiconduttori, ora è il conflitto in Ucraina a rallentare o addirittura bloccare la produzione di automobili in Europa. A causare ritardi e stop nelle fabbriche del Vecchio Continente è la mancata fornitura di cablaggi, componenti fondamentali nelle vetture moderne e che in gran parte vengono realizzati proprio in Ucraina. Gli effetti di questa crisi si stanno già facendo sentire per molti Costruttori, soprattutto quelli tedeschi, che sono stati costretti a fermare la produzione in alcuni dei loro impianti produttivi.

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Produzione auto, stop e ritardi in Europa

La guerra tra Russia e Ucraina sta stravolgendo ancora una volta, dopo pandemia e crisi dei semiconduttori, il mondo dell'auto, in particolare quello europeo. Dopo la decisione, da parte di molte Case, di sospendere la produzione negli impianti russi e le esportazioni verso Mosca, si è manifestato un nuovo grave problema: lo stop delle forniture di componenti da parte dell'Ucraina. Da quando è in stato di guerra, infatti, il Paese è stato costretto a sospendere le proprie attività produttive e i normali rapporti commerciali, inclusi quelli con i Costruttori automobilistici europei.

In particolare, l'Ucraina è uno dei maggiori produttori di cablaggi utilizzati in ambito automotive, che vengono usati da numerose Case auto. Lo stop alle forniture da parte di aziende attive nel Paese, come Leoni, Fujikura e Nexans, ha costretto diversi Costruttori a fermare la produzione. I Marchi tedeschi sono quelli che stanno pagando le conseguenze maggiori: Volkswagen ha dovuto bloccare le attività in ben 5 impianti, tra Germania e Polonia, stessa sorte toccata a Porsche con la fabbrica di Lipsia e a BMW con quelle di Monaco e Dingolfing. Ma, vista l'importanza delle forniture di cablaggi ucraini, l'elenco degli impianti automobilistici costretti a rallentare o bloccare la produzione potrebbe allungarsi se il conflitto si protrarrà.

La guerra tra Russia e Ucraina stravolge anche il mondo delle auto

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