La Cina monopolista delle auto elettriche

La Cina monopolista delle auto elettriche

I prezzi delle vetture a zero emissioni decreteranno il futuro della mobilità e nel Paese del Dragone costano molto meno

di Monica Secondino

11.08.2022 10:08

Nei futuri libri di storia il 2035 potrebbe essere l’anno zero: il mondo prima e dopo le auto elettriche. Inutile opporsi, meglio adeguarsi per non rischiare di perdere altre quote di mercato nei confronti dei competitor cinesi. Da quando il Paese del Dragone ha deciso di voler diventare leader in questo mercato, tutte le parti coinvolte, dai politici agli accademici, passando da imprenditori e investitori, hanno coordinato gli sforzi per velocizzare il passaggio. Rilevanti gli investimenti come anche i sussidi, ma adesso che i prezzi delle auto elettriche sono scesi, gli incentivi possono calare. Nel resto del mondo, dagli Stati Uniti all’Europa, dall’Inghilterra ai Paesi del Nord non si registra la stessa dinamica. Da una ricerca di Jato, società che fornisce dati per analisi e trend di mercato nel settore auto, emerge che nel decennio iniziato nel 2011 i prezzi delle auto “silenziose” in Cina sono scesi fino ai 3.700 euro per una city car. In Europa si registra invece un aumento e servono almeno 15.740 euro per acquistare un’auto elettrica. Negli Stati Uniti questa cifra arriva a 24.800 euro. Naturalmente, le differenze di prezzo sono influenzate dalla domanda e dai modelli in vendita.

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Le differenze del mercato

Nel Vecchio Continente il mercato è dominato dai Suv e in America dalle berline di medie dimensioni. In questi segmenti il prezzo medio di un’auto elettrica in Cina è passato dai 41.800 euro del 2011 ai 22.100 euro del 2021. Cifra comunque inferiore rispetto ai 23.700 euro necessari per comprare un’auto termica. Il prezzo medio di un’auto elettrica in Europa è invece salito dai 33.292 euro nel 2012 a 42.568 euro nel 2021 (dove un’auto a combustione costa 10.000 euro in meno). Un aumento del 28% e inferiore a quello registrato negli USA, dove si è passati dai 26.200 euro del 2011 ai 36.200 del 2021, anche se il prezzo medio rimane più basso rispetto a quello dell’Europa. Comprare un’auto con motore tradizionale in America costa circa 12.000 euro in meno. Se i prezzi delle auto elettriche non scenderanno ci saranno significative conseguenze per l’intera industria auto, poiché la maggior parte della popolazione non si po- trà permettere un’auto elettrica, a meno che non sia cinese.

Perché la Cina è più avanti

In Cina questa dinamica è stata possibile sia per il fatto che il Governo ha creduto e finanziato molto la transizione, ma anche perché il focus è stato sulle city car, che dominano il mercato. Un segmento che invece molti produttori classici stanno abbandonando poichè si tratta di modelli poco remunerativi. Un vero peccato perchè le city car incarnano il DNA delle auto elettriche: mobilità cittadina e i brevi tragitti, almeno fino a quando non arriveranno batterie che consentiranno un’autonomia superiore a quella attuale. Anche qui i produttori cinesi sono già avanti. CATL, leader mondiale nella produzione di batterie, ha da poco presentato la nuova generazione di accumulatori Wilin che arriverà l’anno prossimo: 1.000 km con una ricarica. In Europa comunque si registrano molte differenze tra i singoli stati. In UK un’auto elettrica costa mediamente il 52% in più rispetto a un’auto a combustione interna e la Norvegia è l’unico Paese europeo dove il prezzo medio di un’auto a tradizionale è di circa 10.000 euro inferiore a un’elettrica.

Chi è messo meglio in Europa

Il gap si sta stringendo sempre di più in Germania dove l’elettrica costa l’8% in più. E proprio dalla Germania arriva il Ministro della Scienza e della Tecnologia cinese che, dal 2007 al 2018, che ha dato grande sostegno allo sviluppo del mercato delle elettriche. Wan Gang, un ingegnere ex Audi che, rientrato in Cina nel 2000, ha convinto tutti quanto fosse cruciale puntare sulle auto a zero emissioni. Forse sarebbe stato meglio non farlo tornare in patria.

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