Milano, dal 1 ottobre nuova fase dell'Area B: 483mila le auto interessate

Milano, dal 1 ottobre nuova fase dell'Area B: 483mila le auto interessate

Nel 2021 il parco circolante della città lombarda ha registrato rispetto all’anno precedente un calo di oltre 48.200 vetture di vecchia generazione 

di Redazione

28.09.2022 ( Aggiornata il 28.09.2022 16:35 )

Solo pochi giorni fa il sindaco di Milano Giuseppe Sala, in vista della presentazione delle colonnine di ricarica Free toX all'aeroporto di Linate, aveva confermato il divieto d'accesso all'Area B per tutte le vetture diesel Euro 5 dal 1 ottobre 2022. La data è stata confermata e così saranno 165mila le automobili che non potranno circolare nell'area, cifra che arriva addirittura a 483mila se si considera l'hinterland.

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Milano si prepara alla nuova fase dell'Area B. Secondo le nuove restrizioni non potranno accedere le vetture Euro 0-1-2 benzina, Euro 0-1-2-3-4-5 diesel, Euro 0-1-2-3 a doppia alimentazione gasolio-GPL e gasolio-metano, con alcune esclusioni. Secondo l’elaborazione del Centro Studi di AutoScout24 su base dati ACI, in totale si stima che saranno quasi 165mila (24,2% del totale in circolazione) le vetture che non potranno circolare, (483mila con l'hinterland). A questi dati bisognerà poi aggiungere alcune fasce relative ai mezzi per trasporto cose, ciclomotori e motoveicoli e altre categorie di veicoli. Nel 2021 a Milano il parco circolante, costituito da 678.839 autovetture, ha registrato rispetto all’anno precedente un calo di oltre 48.200 vetture di vecchia generazione (da Euro 0 a 4), rappresentando il 45,2% del totale circolante (nel 2019 era del 51,4%). Aumenta, invece, di quasi 48.500 il numero di auto con classe di emissione più recente (Euro 6), che passa dal 28,8% del 2019 al 36,4% del 2021. Sul fronte delle ibride ed elettriche, Milano è una delle città più virtuose sul territorio italiano, con il 6,4% delle vetture circolantisul totale (nel 2019 era del 2,8%), mentre a livello nazionale il dato è fermo al 2,9%.

Milano si conferma una delle città più virtuose a livello nazionale e le limitazioni iniziano a produrre effetti positivi sul rinnovo del parco circolante", afferma Sergio Lanfranchi, Centro Studi AutoScout24. "La strada da percorrere è ancora lunga ma per favorire il cambiamento, oltre al mercato del nuovo può avere un ruolo fondamentale quello delle auto usate. Grazie al prezzo più accessibile, anche chi ha una capacità di spesa ridotta può guidare auto sicure e meno inquinanti. E i dati mostrano come sempre più italiani, e in particolare i milanesi, si stiano orientando su vetture con classi di emissioni più recenti. È importante sottolineare che rinnovare l’attuale parco circolante non significhi solo acquistare auto ibride o elettriche, ma anche alimentazioni di nuova generazione, come gli Euro 6, che possono dare una spinta al processo di rinnovamento".

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