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Svelata a Milano l'edizione 2023 dell'iconico calendario, dedicato a 14 Muse interpretate da altrettante modelle
Giulia Marrone
17 nov 2022 (Aggiornato il 28 nov 2022 alle 11:37)
“In questo momento storico non positivo, sognare è un diritto e una aspirazione di tutti”, è questa la frase con la quale Marco Tronchetti Provera, Vice Presidente Esecutivo e Ceo di Pirelli, racconta l’esordio dell’attesissimo Calendario Pirelli 2023, quest’anno firmato dall’eclettica fotografa australiana Emma Summerton. Un viaggio onirico, intriso di realismo magico, pieno di poesia, tanto intenso da raccontare le donne e il loro universo complesso e potente che, non a caso, si chiama Love letters to the Muse. Un progetto coraggioso che, ben lontano dal mettere in evidenza la bellezza fine a sé stessa, coglie le sfumature dell’essere umano femminile - portatore di valori, unicità, inclusione - attraverso la narrazione di 14 Muse interpretate da 14 modelle.
Le protagoniste sono state scelte con una grande attenzione anche in base all’affinità con il personaggio da rappresentare: ad esempio Guinevere Van Seenus, oltre che top model è fotografa; Lauren Wasser, modella e atleta, che ha saputo rendere le sue protesi alle gambe una opportunità di impegno sociale; Ashley Graham, simbolo e sostegno della body positivity; Precious Lee, che oltre le passerelle è alle prese con la scrittura di una sceneggiatura e, in futuro, non esclude un libro.
Tutte e quattro presenti nel quartier generale di Pirelli, a Milano, dove è stato svelato il lavoro insieme a Emma Summerton che ha raccontato come sia stato naturale “creare una conversazione più ampia, non semplici immagini, uno spazio all’interno del quale le donne fossero libere di dire cosa fanno, cosa provano, chi sono veramente, cosa pensano, qual è il loro posto nel mondo. Proprio perché gli scatti sono onirici, spero che chiunque li guardi percepisca questa conversazione, tutte le emozioni che sono fluite, la vulnerabilità necessaria durante il processo creativo”.
Una sorta di invito a traslarsi oltre la realtà, questa edizione del Calendario che è stato affidato a un’artista capace di osservarla da un punto di vista diverso e di cogliere il bisogno di ritrovare contenuto, qualità e magia. “In maniera coerente con quanto Pirelli fa fin dalla sua fondazione. La nostra origine è quella di crescere nel mondo e di inglobare ciò che ci circonda per essere parte del tessuto nel quale ci inseriamo. Da sempre abbiamo una connessione profonda con la cultura e con le epoche che attraversiamo, dunque abbiamo anche la possibilità di interpretarle e dare il nostro contributo”, ha ribadito Tronchetti Provera. Emma Summerton è la quarta donna, dal 1964, a firmare il Calendario che “è una aspirazione professionale e un grande onore per chi fa questo mestiere”. Un lavoro che si traduce in una vera e propria opera d’arte che in passato ha portato, tra gli altri, la firma di maestri come Richard Avedon, Peter Lindberg, Herb Ritts, Karl Lagerfeld, Steve McCurry, Annie Leibovitz, Paolo Roversi.
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