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Ferrari riapre gli ordini sul Purosangue, avanti la ricerca su elettrica ed e-fuels

L'a.d. Vigna ha illustrato le strategie della Rossa sulla tipologia di batterie che verrà impiegata sulla prima Ferrari elettrica. Sugli e-fuels, la gamma odierna di stradali è già in grado di utilizzarli

Fabiano PolimeniFabiano Polimeni

4 mag 2023 (Aggiornato alle 17:04)

A margine della presentazione dei risultati finanziari relativi al primo trimestre del 2023, in Ferrari arrivano indicazioni importanti su più fronti, presentate agli investitori dall'a.d. Benedetto Vigna.

Elettrico, e-fuels, riapertura degli ordini sul Purosangue, sono i temi centrali sui quali ruota il prossimo futuro della Rossa. 

I lavori intorno all'e-building proseguono, "cresce ogni giorno di più. Sarà la casa dei nostri componenti strategici, sviluppati internamente e ci garantirà un elevato grado di flessibilità nella produzione sui nostri modelli elettrici e ibridi", ricorda Vigna. Assemblerà anche i pacchi batterie, materia cruciale nella composizione chimica delle celle per realizzare una Ferrari "alla maniera unica" della casa di Maranello.

Batterie della Ferrari, due requisiti da garantire

Si lavora intorno a due composizioni chimiche differenti, "è la composizione a essere un po' più specifica alle nostre esigenze", commenta Vigna. "Ci sono due dimensioni che stiamo seguendo nell'ottimizzare le nostre batterie. Una è la densità energetica, l'altra la densità di potenza. Non avremo una singola composizione chimica, avremo diverse composizioni, ritagliate sulle nostre esigenze e tenendo in considerazione i vettori di energia e potenza".

Se la prima Ferrari elettrica verrà presentata nel 2025, c'è un fronte della produzione di supersportive con motore termico che andrà ovviamente avanti. L'erede della 812 Superfast avrà un nuovo motore V12, senza considerare l'impegno futuro a sviluppare e utilizzare gli e-fuels.

Ferrari, ricavi da record nel primo trimeste 2023

Bene l'apertura UE sugli e-fuels, Ferrari odierne già idonee

Dopo le decisioni prese in sede europea, su pressioni di un'industria tedesca dell'auto a spingere sui combustibili sintetici, la Ferrari saluta "l'impegno a livello europeo di consentire l'opzione degli e-fuels. Crediamo che i motori termici abbiano ancora un ruolo importante da giocare in un mondo carbon neutral e, insieme ai nostri partners, stiamo studiando e valutando delle soluzioni che contribuiranno a ridurre le emissioni di Co2. 

Come Ferrari, inoltre, siamo in una posizione unica di vantaggio perché le nostre F1 dal 2026 inizieranno a usare motori alimentati al 100% da e-fuels e questo ci permetterà di continuare a sviluppare tecnologie in pista e successivamente portarle su strada. Gli e-fuels possono già alimentare i nostri attuali modelli a motore termico".

Modelli che hanno nella Ferrari Purosangue un protagonista indiscusso per la novità introdotta nella gamma del Cavallino rampante.  

Purosangue, riaprono gli ordini sul 2026

Dopo aver interrotto la raccolta ordini già nella primissima fase, tale da coprire la produzione fino al 2025, Vigna annuncia: "Abbiamo deciso di riaprire gli ordini sul 2026, abbiamo visto che c'è stata una raccolta di interesse di molti clienti. All'inizio non ci aspettavamo una reazione così forte da parte dei clienti, abbiamo dovuto organizzarci, fermarci e, adesso, riapriamo. Non ci sono cambiamenti nella nostra strategia e sul 20% di volume di produzione annuo.

Non pianifichiamo di estendere la vita del modello rispetto a quanto originariamente programmato. La riapertura è dettata dal forte interesse, volevamo mettere tutta la situazione sotto controllo, non ci sarà assolutamente un prolungamento della vita del Purosangue".

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