Auto Speed Date: perché il Diesel vende più dell'elettrico

Il mercato indica un'accelerata delle vetture a zero emissioni rispetto a quelle a gasolio, ma è davvero così? Bisogna distinguere tra Paesi ricchi e poveri, tra cui l'Italia

di Andrea Brambilla

14.08.2023 09:01

Volevo tornare su una notizia che ha colpito molte persone e che anche dai messaggi ricevuti merita comunque una riflessione. Sono state vendute più vetture elettriche che Diesel. I quotidiani generalisti hanno strillato che la transizione verso l'elettrico è un fatto reale e che i motori inquinanti sono morti. Insomma, va bene fare una notizia sensazionalistica per attirare i lettori ma la verità è ben diversa.

Elettriche ai "ricchi", gasolio ai "poveri"

Sì, il Diesel in Europa, se consideriamo i numeri di tutti i Paesi del Vecchio Continente nel mese di giugno, ha venduto meno delle vetture puramente elettriche, ma la realtà è che, come abbiamo già visto altre volte quando si tratta di auto elettriche, ci sono stati ricchi dove l'elettrico è apprezzato più delle auto Diesel e altri, quelli più poveri tra cui l'Italia, dove il Diesel, seppur in calo, è ancora l'alimentazione preferita per le vetture. In Austria, Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Estonia, Grecia, Ungheria, Lituania, Lettonia, Polonia, Slovacchia, Slovenia e Spagna e Italia il Diesel è ancora, spesso abbondantemente, più venduto dell'elettrico. Questa è un'ulteriore conferma che la transizione della mobilità è stata pensata male dal Parlamento Europeo perché come vedete esclude le nazioni più povere e le ghettizza sempre di più.

Auto Speed Date: all'italiano la spina non piace

Il fatto che anche in Italia a luglio siano state vendute 21.789 vetture con motore Diesel e 4.185 auto elettriche (BEV) conferma che siamo in una situazione, a causa di diversi fattori come infrastrutture e incentivi, molto lontana da realtà come la Francia dove sono state vendute 17.708 auto Diesel e 33.280 BEV. Ma questo è anche frutto di politiche nazionali ben chiare che puntano ad una transizione della mobilità verso l'elettrico che noi non abbiamo o che non funzionano. Giusto? Sbagliato? Di certo il passaggio all'auto elettrica è un treno che è partito e che non si può fermare, magari si possono cambiare le tempistiche ma è indubbio che nel 2040/2045 la maggior parte delle auto saranno elettriche.

Accise, una tassa da eliminare

L'altra considerazione da fare è che il nostro Governo guadagna sulle accise che sulla benzina pesano per 0,728 euro al litro, mentre quelle sul Diesel per 0,617 euro al litro, quindi circa il 40% per la benzina e il 31% per il Diesel di quello che paghiamo alla pompa. Ogni partito in fase elettorale promette di togliere le accise, ma quando poi si insedia si dimentica di queste promesse. Il risultato è che in Italia la transizione verso l'elettrico, bene o male decidete voi, non avviene ma in più paghiamo le accise. Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha recentemente dichiarato che: "Le accise che ci sono sui carburanti servono a finanziare altre misure di maggiore impatto per i ceti più bisognosi". Penso che sia invece un ennesimo sistema per tassare gli automobilisti, mantre restiamo il fanalino di coda della transizione della mobilità.

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