Auto elettriche cinesi, la contromisura della Francia per penalizzarle

Dal 15 dicembre 2023 per usufruire dei nuovi incentivi si terrà conto anche della CO2 emessa durante la produzione, molto alta per le vetture orientali

Auto elettriche cinesi, la contromisura della Francia per penalizzarle

Pubblicato il 22 settembre 2023, 18:00

La questione Cina-Ue sta tenendo banco ormai da mesi, e tra botta e risposta anche i singoli Paesi europei stanno decidendo di intervenire autonomamente. Come la Francia dove, dal 15 dicembre 2023, nei criteri di fruizione dei nuovi incentivi auto verrà inclusa anche la CO2 emessa durante la produzione. Questo significa che i modelli della Cina potrebbero essere fortemente penalizzati. Capiamo perché.

Il carbone in Cina

Nonostante la massiccia produzione di auto elettriche, in Cina si fa ancora largo consumo di carbone per la produzione energetica (consumo che cresce, se consideriamo che dal 2021 al 2022 è quadruplicato). Quindi, anche se alla fine della catena esce un veicolo che non inquina, quelle di CO2 emesse per la sua costruzione sono altissime.

È questa la chiave di volta della contromisura francese per penalizzare le auto elettriche cinesi. Sì alle vetture elettriche, ma solo a quelle prodotte utilizzando energia pulita. “Finora gli incentivi sono stati condizionati da peso, prezzo e gas serra emessi durante l’uso” ha dichiarato il ministero francese dei trasporti in un comunicato. “Questo approccio non premia i veicoli più virtuosi, perché non tiene conto delle emissioni legate all'intero ciclo di vita, dalla produzione all'utilizzo su strada”.

Non si conoscono ancora i vari livelli di incentivi in Francia, ma probabilmente andranno a incidere soprattuto sui modelli cinesi, e così facendo li farebbero uscire dall’elenco delle vetture acquistabili usufruendo nel bonus.

Auto elettriche, la Cina risponde all’Ue: “Impatto su relazioni commerciali”

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