Auto Speed Date: i tanti dubbi sugli incentivi 2024

Il Ministro Urso ha annunciato un miliardo di euro per gli incentivi auto 2024, con l'obiettivo di sostenere la produzione italiana: il punto del Direttore di Auto

di Andrea Brambilla

27.12.2023 18:14

Il tema degli incentivi è sempre un tasto dolente per i Governi, quelli precedenti e quelli attuali. L’equilibrio che ogni volta vogliono tenere tra vetture elettriche e svecchiamento del parco circolante, il più vecchio d’Europa, li porta sempre a fare scelte che non convincono e obbiettivamente hanno alla fine poca efficacia.

Incentivi, Urso: in arrivo un miliardo

Il Ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, in un'intervista al quotidiano Il Messaggero ha dichiarato: “Abbiamo predisposto un nuovo piano incentivi, sostenibile sul piano ambientale, sociale e produttivo, con quasi un miliardo di euro nel 2024.

Non sono pochi i soldi ma come li vogliono spendere? Urso li ha così giustificati, sempre nell’intervista al quotidiano: “Abbiamo tre obiettivi: la rottamazione delle auto più inquinanti, le euro 0,1,2,3, con risorse destinate alle famiglie a reddito basso, prevalentemente orientate su modelli realizzati negli stabilimenti italiani, per aumentare la produzione nazionale. Per la tenuta della filiera nazionale è necessario che vengano prodotte in Italia almeno un milione di autovetture, è questo l'obiettivo che ci siamo posti”.

Intanto dovrebbero spiegare al Ministro che il Costruttore che opera in Italia, che poi resta Stellantis, non produce nel nostro paese le vetture più economiche ma vengono prodotte a Tychy in Polonia, da noi restano vetture che per ora rientrano solo parzialmente nei vecchi incentivi. Secondo se c’è l’idea di seguire quanto sta facendo la Francia con il Leasing Sociale deve parlarne con il Ministro Salvini che alla presentazione del progetto fatto da ACI non era propriamente entusiasta.

300 milioni avanzati dai bonus 2023

Insomma sull’automotive il nostro Governo ha sempre idee, magari anche corrette, ma confuse nella messa in pratica. Il progetto è quello di variare gli incentivi, che dovrebbero essere più corposi, anche a seconda della fascia ISE e sempre con un tetto di spesa di 35.000 o 45.000 euro a seconda delle fasce d i emissione di Co2, iva esclusa. Giusto per dovere di cronaca ricordiamo che dal 2023 sono avanzati circa 300 milioni di euro, oltre a 97milioni per le vetture con emissioni di CO2 da 0 a 21 gr/km, le elettriche, e circa 200miloini per le auto da 21 a 60 gr/km di CO2, ovvero le plug-in hybrid.

Insomma vediamo se come dice Urso il 2024 sarà l’anno della ripartenza del settore o sono solo promesse classiche dei politici.

Le auto prodotte in Italia che rientreranno negli incentivi 2024

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