Mobilità urbana e transizione elettrica: il punto di Kyoto Club e A2A

Mobilità urbana e transizione elettrica: il punto di Kyoto Club e A2A

Kyoto Club, in collaborazione con A2A, ha presentato il position paper per l'elettrificazione dei veicoli. Il punto della situazione in un incontro tra operatori e istituzioni

di Redazione

22.05.2024 ( Aggiornata il 22.05.2024 12:41 )

La mobilità costituisce a oggi una delle maggiori cause di inquinamento in ambito urbano, e non solo. Si rende quindi necessario condurre una rapida transizione verso l'elettrico per ridurre le emissioni di inquinanti. È da queste premesse che l'organizzazione no-profit Kyoto Club e la società energetica multiservizi A2A hanno rilasciato il position paper dal titolo "Mobilità elettrica urbana: una giusta transizione". L'obiettivo? Comprendere l'attuale situazione della mobilità green in Italia e come essa possa essere spinta nei diversi contesti del Paese, tenendo conto delle esperienze europee.

Il position paper di A2A e Kyoto Club è stato presentato il 16 maggio a Roma, in un incontro al Centro Studi Americani che ha visto partecipare rappresentanti delle istituzioni e operatori del settore. Per capire come la mobilità elettrica possa diffondersi in maniera sempre più rapida e come anche soluzioni alternative al trasporto privato, come lo sharing, possano aiutare a raggiungere l'obiettivo dell'abbattimento delle emissioni. Secondo i dati riportati da A2A e Kyoto Club, infatti, quello dei trasporti è stato l'unico settore che negli ultimi tre decenni ha registrato un incremento delle emissioni di gas serra. Ora però si affaccia la possibilità di ridurre drasticamente l'inquinamento causato da questo settore grazie alla diffusione dei veicoli a zero emissioni, trainata dalle norme in materia di CO2.

Elettrificazione e ricarica, il punto di vista di Kyoto Club e A2A

“I recenti dati Ispra confermano che nel 2022 la CO2 prodotta dai trasporti italiani, è cresciuta invece di ridursi – ha spiegato Francesco Ferrante, Vicepresidente di Kyoto ClubQuesto obiettivo, insieme al miglioramento della qualità dell’aria, richiede numerosi interventi verso la mobilità attiva e azioni per l’elettrificazione di veicoli e dei servizi, a partire dalle città e la mobilità urbana. Con questo rapporto vogliono sollecitare l’adozione di strategie e azioni concrete da parte delle istituzioni nazionali e locali per far crescere la mobilità elettrica perché si può fare e si deve fare”.

La strada verso l'elettrificazione viene sostenuta da A2A con uno dei suoi nuovi prodotti, la colonnina a ricarica “lenta” City Plug, che permetterà di ricaricare un grande numero di vetture senza stressare la rete elettrica e le batterie senza sottrarre spazio ai parcheggi. Ad oggi queste colonnine sono presenti a Brescia e Milano, dove l'azienda ha in programma di installarne altre 2mila. “Crediamo che queste due prime case history possano rappresentare un modello virtuoso e replicabile anche in tante altre città italiane” ha dichiarato Fabio Pressi, Amministratore Delegato di A2A E-Mobility, che poi ha aggiunto: “Il tema è che le persone vorrebbero avere la tranquillità di ricarica ovunque, ma non è questa la soluzione. Il modello da replicare è quello delle stazioni di servizio”.

Incentivi auto 2024, l’appello al Governo di concessionari e Case

Mobilità elettrica, cosa frena le EV in Italia

Ma cos'è che frena la diffusione dell'elettrico in Italia? Secondo Francesco Naso, segretario generale di Motus-E intervenuto nel corso dell'evento di Roma, c’è un enorme problema di informazione. Molte non sono fake news ma semplicemente dubbi legittimi. Tre anni fa gli ostacoli più percepiti erano prezzi, infrastrutture, autonomia, smaltimento della batteria. Tre anni dopo molti dicono che una delle preoccupazioni è la sicurezza percepita. Molti, giornali e istituzioni, dicono che auto e bus elettrici vanno a fuoco. Dico sempre: provate l'auto elettrica, almeno per un week end”.

Secondo Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente, il problema culturale riguarda anche industria e Governo: “Mentre la Cina investiva sull’elettrico, la nostra Casa automobilistica era ferma: secondo l’allora A.D. Marchionne, non aveva senso investire sull'elettrico. E quando i soggetti importanti prendono una decisione così netta il Governo non può tenerne conto. Oggi autorevoli rappresentanti del Governo Meloni ribadiscono che bisogna puntare anche sui biocarburanti. Il dibattito sulle zone 30 a Bologna è stato surreale". Poi il passaggio sulla Cina: Usiamo prodotti cinesi da anni. Loro hanno pianificato e investito, che è quello che dovremmo fare noi. Giorgetti di fronte al minore ma auspicabile riduzione del gettito fiscale legato al più elettrico rispetto e al meno benzina e gasolio, apre a possibile leva economica al contrario e mostra il pensiero che c’è nel Paese. Bisogna continuare a goccia cinese per scavare nella piettra dura culturale e degli interessi”.

Ma l'Italia è davvero così indietro rispetto ad altri Paesi europei sull'elettrico? Secondo Andrea Boraschi di Transport & Environment esiste un grande potenziale: “Prima l'uovo o la gallina? Ovvero, prima le auto elettriche o le infrastrutture? Al crescere delle EV gli stati hanno degli obiettivi per garantire le strutture parametrati al numero dei veicoli circolanti. Noi abbiamo sì un'infrastruttura di ricarica con denominatore piccolino, ma se guardiamo lo storico in Europa, Germania e Francia a parità di domanda avevano un’infrastruttura più piccola rispetto all’Italia di oggi. L’Italia è in regola con gli obiettivi fino al 2026”.

Poi la stoccata al Governo:Forse si illudono di fare dell’Italia l’ultima nicchia industriale dell’endotermico. Anche in epoca Dieselgate il nostro era l’unico Paese in cui le vendite dei Diesel non calavano. La riduzione c'è stata solo quando i sindaci hanno iniziato ad annunciare restrizioni” ha concluso Boraschi.

Auto elettriche: il Governo pensa alle accise come per la benzina

Il ruolo delle città nel processo di elettrificazione

Nel corso dell'evento sono poi intervenuti in rappresentanza di tre grandi città italiane gli assessori Arianna Censi per Milano, Edoardo Cosenza per Napoli e Giovanni Zannola di Roma. Da loro, la fotografia della situazione della diffusione della mobilità green e delle infrastrutture di ricarica nelle rispettive aree urbane.

A chiudere i lavori dell'evento è stata Anna Donati, presidente e A.D. di Roma Servizi per la Mobilità, che ha dichiarato: “L'ettrificazione di veicoli e servizi è un obiettivo necessario e urgente. Non parliamo solo di elettrico ma di tanti altri modelli integrati in cui la mobilità cambia pelle. Siamo consapevoli della complessità di questo tema, l'obiettivo emissioni zero al 2050 è vicino, saranno quindi necessari investimenti in tutti i settori, incluso il trasporto aereo, marittimo eccetera. Neutralità Tecnologica? È una parola che viene usata contro l’elettrificazione. Io sono per pluralità tecnologica, abbiamo bisogno di tutto ha spiegato.

AutomotiveLab, l'incontro sul futuro e sui problemi dell'automotive

  • Link copiato

Commenti

Leggi auto.it su tutti i tuoi dispositivi

Auto, copertina del meseAuto, copertina del meseAuto, copertina del mese