Dal 2025, gli Stati Uniti introdurranno una tariffa del 50% sui semiconduttori cinesi e un aumento del 25% sui dazi per le batterie agli ioni di litio
16.09.2024 ( Aggiornata il 16.09.2024 16:13 )
L’amministrazione Biden ha ufficializzato la stretta sulle importazioni delle auto elettriche cinesi, con i dazi al 100% che andranno direttamente a colpire le tariffe delle vetture stesse. L'obiettivo è quello di tutelare le industrie nazionali dalla concorrenza ritenuta sleale e sovvenzionata dal governo di Pechino.
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Dal 2025 inoltre, sarà introdotta una tariffa del 50% anche sui semiconduttori cinesi, al fine di ridurre la dipendenza da Pechino in settori come quello della tecnologia avanzata. Non solo dazi, perché sono aumentate anche le tariffe sulle batterie agli ioni di litio al 25% da parte degli Stati Uniti, una decisione che ha suscitato proteste dall'industria automobilistica, fortemente dipendente dalle importazioni cinesi. Da Washington giustificano la mossa come "necessaria per proteggere l'industria americana e ridurre la dipendenza dalla Cina". La Cina, dal suo canto, ha definito queste nuove tariffe una forma di "bullismo economico", respingendo le accuse di concorrenza sleale e difendendo i successi delle sue aziende.
Mentre emerge la notizia, gli USA sono alle prese con le elezioni presidenziali: la rivalità tra Kamala Harris e Donald Trump è ben nota, ma se c'è un punto su cui sono d'accordo è la posizione dura da adottare contro la Cina. Trump in particolare ha proposto un dazio del 60% su tutte le importazioni cinesi.
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