Porsche, il ritorno delle ibride costerà 800 milioni di euro

I margini operativi di Porsche nel 2025 saranno molto al di sotto delle attese degli analisti, impattati dai costi da sostenere per il rinnovamento della gamma di modelli e il ritorno di motorizzazioni termiche

di F.P.

07.02.2025 18:12

La correzione di rotta annunciata da Porsche sull'offerta di modelli elettrici e termici non è priva di conseguenze. La casa di Stoccarda ha comunicato una spesa nel 2025 di 800 milioni di euro per il rinnovamento della gamma di modelli, con la reintroduzione di motorizzazioni termiche e ibride plug-in.

Un piano prospettato già nel'ottobre del 2024, con riferimento specifico alla nuova Macan. Progettata per essere esclusivamente elettrica e con le precedente generazione termica ritirata dai mercati europei, prima del previsto,  a causa della normativa sulla cybersecurity e l'impossibilità di adeguare il modello, tornerà prossimamente ad avere un'alternativa ibrida. La base tecnica potrebbe essere l'architettura PPC condivisa con Audi. Una possibilità non ancora ufficializzata da Porsche.

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Porsche lancia la nuova Macan con prestazioni incrementate, design affilato e un nuovo concept di comando. Tutte e tre le varianti proposte offrono prestazioni significativamente maggiori rispetto alle precedenti. Come portabandiera di questo SUV di successo, la Macan GTS assume il ruolo di nuovo modello di punta con il motore biturbo V6 da 2,9 litri che arriva ora a 324 kW (440 CV), ben 44 kW (60 CV) in più.

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Margini di profitto molto inferiori alle previsioni

L'annuncio di costi per 800 milioni di euro e l'impatto sui margini operativi nel 2025 ha prodotto una reazione negativa dei mercati. In apertura delle contrattazioni in Borsa, a Francoforte, il titolo Porsche ha perso fino all'8%, per recuperare fino a un -5,5% nel pomeriggio.

I margini di profitto 2025, comunicati da Porsche agli investitori, saranno tra il 10 e il 12%. Ben inferiori alle stime degli analisti, che attendevano un risultato del 14,8%. 

Porsche, scossa ai vertici, vacilla anche il CEO Blume?

I risultati negativi di Porsche in Cina, dove nel 2024 ha perso il 28% dei volumi di vendita, insieme al rallentamento globale della domanda sull'elettrico sono due dei fattori di crisi per il marchio. Quella in Cina è una sorte "condivisa" con altri marchi premium tedeschi, in difficoltà nella competizione con i marchi locali sulle auto elettriche. In aggiunta, ha inciso il rallentamento della domanda di modelli di lusso nel Paese del Dragone, con le case tedesche per prime andate in sofferenza.

Dal Porsche Macan al progetto di grande suv, noto con il codice Porsche K1, passando per Panamera e Cayenne, accanto alle versioni elettriche il costruttore offrirà alternative ibride plug-in o esclusivamente termiche. 

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