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Incentivi auto, che fine hanno fatto le promesse dell'Europa?

L'Acea, associazione dei costruttori, sollecita l'Europa ad adottare uno schema organico di incentivi sulle elettriche su tutti i mercati del Continente
Incentivi auto, che fine hanno fatto le promesse dell'Europa?

Fabiano PolimeniFabiano Polimeni

9 apr 2025 (Aggiornato il 10 apr 2025 alle 10:32)

Con il tema dazi al centro delle cronache economiche e di politica industriale, sembra passato in secondo ordine il Piano d’azione sull’auto che l’Europa ha discusso con i costruttori e la filiera automotive. Al di là delle misure per evitare le multe alle case auto, nel caso di infrazione dei limiti 2025 sulle emissioni medie di CO2, il documento presentato a inizio marzo conteneva indicazioni di massima e di prospettiva. Su un punto, soprattutto, l’Acea torna a insistere, poiché fondamentale per alimentare la domanda: l’offerta di incentivi all’acquisto di auto elettriche.

Incentivi cruciali, si guarda al Belgio

Serve un piano coordinato a livello europeo, anziché molteplici normative nazionali differenziate, per sostenere la domanda su auto che, sebbene progressivamente con sempre maggiore offerta sotto i 30 mila euro, restano un'alternativa più cara rispetto ai modelli termici ibridi.

Viene da interrogarsi, in aggiunta, se, alla luce dei timori di recessione, le condizioni odierne e il clima di incertezza diffusa non siano un limite alla replica del buon successo degli incentivi visti fino al 2023 sui principali mercati europei. Senza contare lo scetticismo crescente verso l'elettrico e il nodo, soprattutto italiano, legato alla diffusione dell'infrastruttura di ricarica.

Acea sollecita l’Europa ad agire proponendo un quadro continentale di incentivi, indicando l'esempio dello schema in vigore in Belgio, Paese nel quale la domanda di auto elettriche ha raggiunto livelli di penetrazione del mercato al 25%. A metà 2024, un’auto su quattro nuove vendute era elettrica. Belgio che, oltre a prevedere schemi di deduzione fiscale e iva agevolata al 6% anziché al 21% sui costi di ricarica, offre incentivi di 4.000 euro per l’acquisto di un’auto elettrica nuova, con prezzo di listino entro i 40 mila euro, iva inclusa. È previsto anche un incentivo di 2.500 euro sulle elettriche usate, a patto che abbiamo più di tre anni di vita e con un prezzo di listino del nuovo entro i 60 mila euro iva inclusa.

 

 

Acea delusa, riprendere la proposta Ribera

L’associazione europea dei costruttori di auto sferza Bruxelles e in una nota sottolinea come “i costruttori siano delusi che non siano stati ancora stanziati nuovi fondi per incentivi alla domanda nel Piano d’azione per l’automotive, nonostante il vicepresidente esecutivo Ribera abbia precedentemente annunciato uno schema di sussidi pan-europeo che potesse risolvere frammentazione e squilibri normativi. La Commissione europea dovrebbe rivedere al più presto questa proposta di iniziativa, che darebbe un impulso indispensabile in un momento importante della transizione”.

 

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