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Nissan "apre le porte" dei propri stabilimenti a Dongfeng, collaborazione in vista

A vantaggio di Nissan vi sarebbero maggiori volumi produttivi e costi fissi inferiori, Dongfeng potrebbe aggirare i dazi in Europa
Nissan "apre le porte" dei propri stabilimenti a Dongfeng, collaborazione in vista

Fabiano PolimeniFabiano Polimeni

16 mag 2025

Un accordo tra Nissan e Dongfeng, affinché il costruttore cinese possa produrre negli stabilimenti Nissan al di fuori della Cina, è una concreta possibilità, verso la quale  l’a.d. Ivan Espinosa si è detto disponibile a discutere.

La casa nipponica è in sofferenza ed è impegnata in un piano di ristrutturazione che, entro il 2027, porterà la chiusura di 7 dei 17 stabilimenti nei quali opera in tutto il mondo (Giappone, USA, Messico, Regno Unito, Cina, Taiwan, Thailandia, Sudafrica, Brasile, India, Egitto, Argentina).

Resteranno 10 siti e, tra questi, vi è un problema di sovracapacità produttiva da affrontare rispetto ai volumi di vendita. Un confronto con Dongfeng perché acceda ad alcuni siti produttivi aiuterebbe ad aumentare i volumi e ridurre i costi fissi, insostenibili a dire dell’a.d. Espinosa e conseguenza di stime di produzione errate, definite ormai 10 anni fa da un altro management.

Sviluppare e produrre in Cina conviene

Con Dongfeng la collaborazione in Cina è strutturata in una joint venture di lungo corso e, intervenendo all’annuale appuntamento Future of the Car, organizzato dal Financial Times, Espinosa ha evidenziato come Nissan continuerà a “investire nei prodotti in Cina perché la tecnologia, la rapidità e la competitività di quel mercato sono molto buoni. Impiegheremo quei prodotti anche al di fuori della Cina”. Per costi e tecnologia, la produzione di modelli elettrici e ibridi insieme a Dongfeng in Cina andrà avanti e verrà esportata globalmente, anche in Europa.

Nissan deve potenziare la produzione USA

Sfruttare i siti produttivi in Europa o negli USA concederebbe a Dongfeng vantaggi sul tema dazi, aggirandoli senza dover installare propri stabilimenti nel Vecchio Continente, con il relativo dispendio di tempo e investimenti. Dazi applicati alle produzioni di auto elettriche cinesi e, nel caso degli USA, genericamente alle auto assemblate fuori dal territorio statunitense.

Un fronte sul quale Nissan stessa ha un problema di produzione interna da potenziare rispetto all’esposizione in Messico, pertanto l’individuazione degli stabilimenti nei quali potrà svilupparsi la collaborazione con Dongfeng dovrà considerare più aspetti.

I vantaggi per Dongfeng della produzione europea

Quello di Sunderland, in Europa, è un impianto nel quale Nissan ha prodotto nel 2024 325 mila vetture, contro un potenziale da 500 mila unità. Nei prossimi mesi verrà assemblata la nuova generazione della Leaf e potrebbe essere uno dei siti produttivi interessanti per Dongfeng. “Con loro potremmo far leva su un lavoro congiunto al di fuori della Cina, invitandoli a entrare nel nostro ecosistema produttivo. Lavoriamo con loro da 20 anni e ogni possibilità è sul tavolo”, ha precisato Espinosa.

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