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Incentivi auto elettriche 2025 verso il ritorno, i fondi dalla rimodulazione del PNRR

Quasi 600 milioni verrebbero dirottati sul sostegno del mercato e la domanda degli automobilisti, spostati dall'obiettivo di sviluppo della rete di colonnine 
Incentivi auto elettriche 2025 verso il ritorno, i fondi dalla rimodulazione del PNRR

Fabiano PolimeniFabiano Polimeni

20 mag 2025

A fine 2024 ha fatto discutere la decisione del governo di tagliare la dotazione del fondo automotive e interrompere il piano di incentivi alla rottamazione e acquisto di nuovi modelli. Incentivi che, grazie allo spostamento di fondi previsti dal PNRR per il potenziamento dell’infrastruttura di ricarica di auto elettriche, potrebbero tornare con una dotazione da 597 milioni di euro.

La Cabina di regia sul piano di aiuti europei ha, infatti, rimodulato ben 107 obiettivi (su 351 rimasti) finanziati dai fondi PNRR e dovranno essere attuati entro giugno 2026. Tempi strettissimi.

Fondi dalla rete di ricarica agli incentivi

Un piano che attende il via libera da Bruxelles, dove la Commissione europea dovrà dare il via libera al pagamento della settima rata del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Un programma di investimenti dal valore di 194,4 miliardi di euro, negoziato con l’Europa in piena fase Covid dall’esecutivo italiano del tempo.

I 597 milioni di euro che dovrebbero andare al rinnovamento del parco auto (e di veicoli commerciali), sono fondi stanziati inizialmente per potenziare l’infrastruttura di ricarica. Un obiettivo mancato e, pertanto, soggetto alla rimodulazione del capito di spesa su un altro punto della transizione green: il supporto alla domanda di auto elettriche.

Il via libera dall’Europa è atteso entro il mese di giugno.

I beneficiari e il possibile funzionamento

Quanto al piano di incentivi per l’acquisto di auto a zero emissioni, il nuovo target definito dalla Cabina di regia sul PNRR punta a sostituire circa 40 mila auto termiche e prevederà incentivi maggiorati per le fasce di reddito più basse.

Uno schema che, nel principio - mancando i dettagli sulla sua attuazione -, andrebbe a ricalcare quanto proposto nel 2024 sulle auto elettriche a fronte di rottamazione di modelli fino a Euro 4. Allora, gli incentivi spaziarono tra i 9 e gli 11 mila euro, aumentati tra gli 11.250 e i 13.750 euro per i soggetti persone fisiche con ISEE al di sotto dei 30 mila euro.

Fondi superiori al piano di incentivi 2024

Il via libera della Commissione alla rimodulazione degli obiettivi proposta dall’Italia reintrodurrebbe gli incentivi con uno stanziamento molto rilevante. Ricordiamo, infatti, come il piano di incentivi 2024 destinò ai modelli con emissioni tra 0 e 20 g/km un fondo di 240 milioni di euro (950 milioni in totale, comprendendo anche i bonus per le auto ibride), andato esaurito in pochi giorni dall’apertura della piattaforma di prenotazione dell’ecobonus. I 597 milioni in discussione, pur comprensivi del rinnovamento di veicoli commerciali, rappresenterebbero una dotazione due volte e mezzo superiore se circoscritta ai veicoli elettriche e con emissioni entro i 20 g/km (ibridi plug-in).

Il tema degli incentivi all’acquisto di auto elettriche è attuale in sede europea poiché discusso tra istituzioni e industria dell’auto quale parte del Piano di azione sul futuro dell’automotive. Tuttavia, dalle intenzioni emerse nel documento dello scorso marzo, di supportare la domanda all’acquisto, quel piano non ha prodotto iniziative concrete.

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