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Luca Talotta
11 lug 2025
Fare il passaggio di proprietà di un’auto dovrebbe essere un’operazione semplice e sicura. Invece, complice la burocrazia italiana e una certa disinformazione, si trasforma spesso in un terreno fertile per truffatori e finti professionisti che cercano di guadagnare sulla pelle degli automobilisti. Non ci stancheremo mai di ripeterlo: chi compra o vende un’auto deve sempre fare attenzione. Ecco le 5 truffe più comuni che potresti incontrare quando fai il passaggio di proprietà e come evitarle.
Falsi delegati e agenzie improvvisate
La prima, tristemente frequente, è quella dei finti intermediari. Si presentano come agenzie di pratiche auto o addirittura con deleghe false a nome del venditore o dell’acquirente. Promettono di fare tutto in fretta e a poco prezzo, ma in realtà intascano soldi senza mai completare la pratica. Ti ritrovi così con un’auto non ancora intestata o, peggio, con problemi legali.
Come difendersi: rivolgiti solo a agenzie pratiche auto autorizzate o agli Sportelli Telematici dell’Automobilista (STA) della Motorizzazione o dell’ACI. Verifica sempre partita IVA e sede fisica.
«Ti pago in contanti così evitiamo le tasse». Quante volte ti è capitato di sentirlo? La truffa del contante è una delle più subdole. Chi compra versa magari una caparra in nero, poi sparisce, oppure nega l’avvenuto pagamento. Viceversa, il venditore potrebbe intascare i soldi e non fare mai il passaggio, lasciandoti con un’auto intestata ad altri e piena di multe.
Come difendersi: effettua sempre un bonifico bancario tracciabile o un assegno circolare intestato. Mai fidarsi del “tutto cash”, soprattutto se non c’è un contratto scritto firmato da entrambe le parti.
Un’altra truffa pericolosa è quella della data retroattiva sul contratto di compravendita. Chi vende (magari un commerciante poco onesto) scrive una data vecchia per evitare di pagare il bollo o le multe recenti, che finiranno invece a carico del nuovo acquirente. Risultato? Ti trovi con multe prese prima della firma, ma che risultano a tuo carico.
Come difendersi: controlla sempre la data di firma e fotografa i documenti al momento della firma. Pretendi che venga riportata la data esatta dell’effettivo passaggio.
Hai firmato, hai pagato, hai fatto tutto… o almeno così pensavi. Poi un giorno arriva una multa, e scopri che l’auto è ancora intestata al vecchio proprietario. Questa è la truffa di chi fa finta di occuparsi del passaggio ma non registra nulla al Pubblico Registro Automobilistico (PRA). Il documento provvisorio che ti rilasciano non vale nulla se non segue la registrazione ufficiale.
Come difendersi: verifica online lo stato della pratica con ACI o Motorizzazione, oppure chiedi subito una copia del Certificato di proprietà digitale aggiornato.
L’ultima, ma non meno grave, riguarda auto con fermi amministrativi o ipoteche. Alcuni venditori senza scrupoli nascondono la reale situazione giuridica dell’auto, vendendola come “pulita” ma in realtà gravata da debiti. Una volta acquistata, l’auto non può circolare o non può essere rivenduta. E tu perdi tutto.
Come difendersi: prima di firmare, chiedi una visura PRA aggiornata. Costa pochi euro ma ti salva da guai enormi. Fallo tu stesso oppure tramite un’agenzia affidabile.
Queste truffe non sono colpa solo dei furbi, ma anche di un sistema farraginoso, ancora troppo burocratico e poco digitale. In altri Paesi il passaggio si fa online in pochi minuti. In Italia no: servono firme, code, deleghe, bolli, e si crea il terreno perfetto per approfittatori e intermediari ambigui.
Non possiamo accettare che nel 2025 fare un semplice passaggio di proprietà sia ancora un percorso a ostacoli. Bisogna semplificare e digitalizzare, dando strumenti chiari e veloci a chi compra o vende un’auto. E bisogna fare più controlli, con sanzioni severe per chi truffa gli automobilisti onesti.
Il consiglio finale è semplice: non fidarti mai alla cieca. Controlla, verifica, conserva le prove. Nel mondo dell’automobile, essere precisi non è paranoia: è sopravvivenza. Soprattutto quando si tratta di passaggi di proprietà, dove il rischio di perdere soldi o incappare in guai legali è altissimo.
Chi compra o vende un’auto non è un tecnico, non è un legale, e non dovrebbe esserlo. È il sistema che dovrebbe tutelarlo. E invece, troppo spesso, lo lascia solo davanti a una giungla di carta, burocrazia e disonestà.
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