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Luca Talotta
4 ago 2025
La recente sentenza del Tribunale civile di Milano, firmata dal presidente della X sezione Damiano Spera, rappresenta una svolta per le casse comunali e per l’orientamento giuridico in materia di danni da strada. Un cittadino, caduto dal monopattino lungo un vialetto del Parco BAM (Biblioteca degli Alberi) e fratturatosi spalla e bacino a causa di una canalina passacavi, aveva citato in giudizio il Comune.
Secondo l’articolo 2051 del Codice Civile, il custode di una cosa – in questo caso il Comune per le strade – è responsabile dei danni causati da essa. Tuttavia, la sentenza stabilisce che tale responsabilità non è automatica: se il pericolo è evidente e segnalato, l’ente non deve risarcire. La canalina in questione era grigia con strisce gialle, quindi perfettamente visibile in pieno giorno, e dunque «oggettivamente evitabile» dal danneggiato.
Il giudice ha richiamato l’articolo 2 della Costituzione, che impone un dovere di solidarietà sociale e di conseguenza un obbligo generale di prudenza. Questo non significa pretendere dai cittadini acrobazie o attenzioni impossibili, ma una “soglia minima” di diligenza proporzionata alla situazione.
Se un ostacolo è ben visibile, chi lo incontra deve adottare misure di autotutela: rallentare, scegliere un percorso alternativo, guardare dove mette i piedi o le ruote. Nel caso del Parco BAM, la piena visibilità della canalina ha spostato interamente la responsabilità sull’utente, escludendo ogni colpa del Comune.
Questa sentenza avrà effetti immediati:
La pronuncia non assolve il Comune dall’obbligo di mantenere le strade in buone condizioni, ma sposta una parte del peso della sicurezza sugli stessi cittadini. E se da un lato questo può sembrare ragionevole, dall’altro fa temere che si apra la strada a una giustificazione per non intervenire tempestivamente su segnalazioni e manutenzioni.
Questa decisione diventa un precedente importante: chi si muove in città dovrà aumentare il livello di attenzione. Perché, a Milano, se l’ostacolo è visibile e non lo eviti, non potrai chiedere un euro di risarcimento.
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