BMW M2 Turbo Design Edition: omaggio alla leggenda del 2002 Turbo  

La Casa di Monaco celebra uno dei capitoli più iconici della propria storia sportiva con una nuova edizione speciale
BMW M2 Turbo Design Edition: omaggio alla leggenda del 2002 Turbo
 

Gianluca GuglielmottiGianluca Guglielmotti

14 ott 2025

Arriva come un fulmine a ciel sereno. La BMW M2 Turbo Design Edition è stata presentata a Road Atlanta, durante il Motul Petit Le Mans da parte del costruttore bavarese. Un tributo dichiarato alla storica BMW 2002 Turbo del 1973, tra gli emblemi più riconoscibili dell’era d’oro BMW Motorsport. Ma, come spesso accade con le edizioni limitate, la nostalgia ha un prezzo: negli Stati Uniti parte da 84.075 dollari (circa 73.000 euro), quasi 13.000 euro in più rispetto a una M2 standard — senza offrire nulla di particolare in più, se non una livrea unica.

BMW M2 Turbo Design Edition, ritorno agli anni ’70

La BMW M2 Turbo Design Edition nasce per celebrare mezzo secolo di passione e ingegneria sportiva. Tutti gli esemplari sono verniciati in Alpine White e abbinati al tetto in fibra di carbonio con le classiche bande M tricolore che attraversano l’intera vettura. Le stesse strisce colorate compaiono anche su cofano e portellone, meticolosamente realizzate a mano come nei gloriosi tempi della 2002 Turbo. E non poteva mancare la scritta “Turbo” rovesciata sul cofano, un ironico omaggio quella che terrorizzava gli automobilisti negli specchietti retrovisori cinquant’anni fa. Un tocco nostalgico che rievoca il passato, pur restando ancorato all’estetica muscolosa e compatta della M2 più recente, aggiornata nel 2025 con piccoli ritocchi a telaio e interni.

Tanto carbonio, ma la potenza non varia

 

 

La scheda tecnica rimane invariata, con il 3.0 sei cilindri in linea S58, sovralimentato con il sistema twin-power, con 480 cv e 550 Nm di coppia. Come ogni vera M2 “da puristi”, la Turbo Design Edition si può avere con il solo cambio manuale a sei marce, una scelta controcorrente che piacerà ai tradizionalisti. Le prestazioni, come sembra lecito aspettarsi, non cambiano: 0-100 km/h in 4,1 secondi e velocità limitata a 250 km/h, estendibile a 285 km/h con il pacchetto opzionale M Driver’s Package (che include anche un corso di guida sportiva).

Un allestimento ricco, ma non rivoluzionario

Rispetto alla M2 base, la Turbo Design Edition introduce alcuni dettagli esclusivi come il tetto in carbonio con bande M integrate (optional da 2.600 $ sulla versione standard); si può anche avere lo spoiler posteriore M Performance in fibra di carbonio oppure i fari adattivi M Shadowline. All'interno, ovviamente, non può mancare volante M in Alcantara riscaldato con inserti in carbonio. Di serie anche il wireless charger e l’head-up display, ma il valore complessivo degli equipaggiamenti aggiuntivi non supera i 6.000 dollari. Chi volesse l’estetica completa del modello nelle immagini, dovrà però mettere mano al portafoglio: i cerchi Matte Gold Bronze Style 1000M costano oltre 6.200 dollari, mentre i sedili a guscio M Carbon richiedono altri 4.500. Un’esclusività che si paga, insomma.

Una questione di scelte (e di passione)

BMW non ha ancora dichiarato quanti esemplari della M2 Turbo Design Edition verranno prodotti, ma è facile prevedere che andranno a ruba tra i collezionisti e gli appassionati del marchio. Resta però il dubbio: vale davvero la pena spendere 15.000 dollari in più (non sappiamo ancora se e quante saranno destinate all’Europa e con quanto sovrapprezzo) rispetto a una M2 “normale” solo per un pacchetto estetico e qualche dettaglio vintage? Una domanda ancora più interessante, considerando che con circa altri 15.000 dollari ci si avvicina alla nuova BMW M2 CS, che mette sul piatto ben 530 cv, assetto rivisto e sedili in carbonio di serie (anche se, va detto, disponibile solo con cambio automatico). La M2 Turbo Design Edition non punta alle prestazioni assolute, ma al valore emotivo. È una celebrazione della tradizione M, un omaggio a una delle auto più iconiche mai costruite dalla Casa dell'Elica.

 

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