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Model Y da 40 mila euro: tutto sulla nuova Tesla “economica”

Luca Talotta
20 ott 2025
La Tesla Model Y da 40 mila euro è ormai più di un’ipotesi. Secondo una fuga di notizie trapelata dal codice sorgente del sito ufficiale Tesla, sarebbe in arrivo una nuova versione “Standard”, con equipaggiamento semplificato e prezzo inferiore ai modelli oggi in listino.
Elon Musk dovrebbe svelare il modello durante la presentazione dei risultati del terzo trimestre, prevista per il 22 ottobre 2025. Si tratterebbe della prima vera Tesla “entry level” destinata a ridefinire la fascia media del mercato elettrico.
Il prezzo di partenza indicato è di 39.990 dollari, pari a circa 36-38 mila euro, ma con tasse e omologazioni europee si stima un listino poco sopra i 40 mila euro. Un posizionamento che renderebbe Tesla molto più accessibile rispetto agli attuali 50.970 euro della Model Y RWD “Juniper”.
Cosa cambia sulla Model Y Standard
Le indiscrezioni suggeriscono una semplificazione sostanziale di alcuni elementi estetici e funzionali, senza però toccare la base tecnologica della vettura.
Ecco le differenze principali:
- Design esterno: paraurti ridisegnato, fari in un unico pezzo, assenza della barra luminosa anteriore e del tetto panoramico in vetro.
- Ruote: cerchi da 18″ con design semplificato.
- Interni: materiali in tessuto, volante regolabile manualmente, decorazioni base e assenza del secondo touchscreen posteriore.
- Climatizzazione: bocchette posteriori manuali e filtro antiparticolato standard, ma senza sistema HEPA.
- Tecnologia: display centrale da 15,4″ confermato, ma senza accessori multimediali aggiuntivi.
Una configurazione più sobria, pensata per chi cerca la sostanza del marchio californiano ma con meno fronzoli.
Tutti i dubbi ancora aperti
Restano però molti punti interrogativi:
- Batteria e autonomia non sono ancora stati comunicati. Tesla potrebbe adottare un pacco LFP più economico ma con percorrenza inferiore rispetto ai 455 km WLTP della Model Y base attuale.
- Motore: probabile configurazione monomotore posteriore (RWD), ma non si esclude una futura versione AWD.
- Arrivo in Europa: la produzione iniziale dovrebbe riguardare il mercato americano, con successiva distribuzione europea nel primo trimestre 2026.
L’ipotesi più interessante è legata agli incentivi auto elettriche 2025: se la nuova Model Y arrivasse in Italia entro giugno, potrebbe beneficiare delle ultime agevolazioni previste dal piano statale, abbassando ulteriormente il prezzo finale.
Tesla alla conquista della fascia media
La strategia di Elon Musk è chiara: ampliare la base clienti senza sacrificare l’identità del brand. Dopo aver puntato su modelli premium e ad alte prestazioni, Tesla mira ora al mercato di massa, dove i costruttori cinesi stanno crescendo rapidamente.
Una Model Y Standard da 40 mila euro sarebbe la risposta diretta a rivali come BYD Atto 3, Volkswagen ID.4 Pure e Hyundai Kona Electric, tutti modelli di fascia media con prezzi compresi tra 38 e 45 mila euro.
L’azienda americana punta così a consolidare la propria leadership nel segmento SUV elettrici, già dominato in Europa dal Model Y con oltre 250.000 immatricolazioni nel 2024.
I rischi di una Tesla “low cost”
Il rovescio della medaglia è la percezione: una Tesla “semplificata” potrebbe ridurre l’aura di esclusività che il marchio ha costruito in questi anni.
C’è poi la questione dei margini di profitto, sempre più sottili, che potrebbero obbligare Tesla a ottimizzare ulteriormente le linee produttive e i materiali.
Infine, l’assenza di alcuni comfort (tetto panoramico, rivestimenti premium, display posteriori) potrebbe deludere parte della clientela abituale, abituata a standard elevati.
Eppure, come dimostrano le precedenti mosse di Musk, ogni “taglio” di prezzo è sempre stato accompagnato da un aumento dei volumi di vendita e da un consolidamento della presenza sul mercato.
Un cambio di passo per la mobilità elettrica
Se confermata, la Model Y Standard rappresenterebbe un passaggio simbolico: l’elettrico che diventa finalmente mainstream.
Non più un lusso per pochi, ma una scelta concreta e accessibile per chi vuole passare alla mobilità a zero emissioni senza rinunciare a un marchio iconico.
L’appuntamento è fissato per il 22 ottobre: quel giorno capiremo se la promessa dei “40 mila euro” sarà realtà anche per il mercato europeo.
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