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Sul nuovo numero di Auto: l'intervista a Carlos Tavares

È il manager più quotato del settore automotive, alle sue competenze imprenditoriali associa una grande passione e competenza tecnica. Ecco come vede il futuro tra imposizioni politiche e nuovi modelli

Alberto SabbatiniAlberto Sabbatini

14 apr 2022 (Aggiornato alle 11:01)

Ci ha pensato proprio lui, Carlos Tavares a far debuttare in assoluto la Maserati GranTurismo Folgore. Il prototipo della coupé Full Electric del Tridente è scesa in strada a Roma, guidata proprio dal CEO di Stellantis, che è infatti arrivato dall’aeroporto di Fiumicino all’Eur sede del Gran Premio di Formula E, definendola peraltro “la migliore vettura mai guidata…”. Quando c’è da prendere un volante in mano Tavares non disdegna mai cosa rara tra i manager del mondo auto, non è soltanto un tecnocrate prestato all’industria delle quattro ruote, ma un vero “car guy,” come si dice in gergo.

Avrà Tavares la forza di portare avanti i propri progetti con un gruppo variegato che riunisce ben 14 Marchi con anime e personalità diverse, dall’americana Jeep alle francesi Peugeot e Citroën alle italiane Alfa, Fiat e Lancia, senza dimenticare la tedesca Opel? In questa intervista ci racconta non soltanto su quali automobili Stellantis punterà nei prossimi anni, ma anche le sue opinioni sulle incognite che pesano sul futuro dell’industria auto: la guerra, l’emergenza climatica, la mobilità, la crisi dell’energia e la discussa questione dell’auto elettrica.
 

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Nel suo piano prevede che nel 2030 il 100% delle auto vendute in Europa sarà soltanto elettrico. Quindi il motore a combustione sulle automobili lo giudica già morto?

"Non sono io che non voglio più costruire motori termici tradizionali, ma sono i politici ed i cittadini dell’Unione Europea che hanno fatto questa scelta. I politici hanno deciso di togliere le auto dalle città, questo è ormai evidente. E lo fanno sulla spinta dell’emotività dei cittadini che vogliono questo. Non è l’opinione dell’intera popolazione ma comunque di una maggior parte. La tendenza è questa, è evidente. E io come costruttore di auto devo rendermi conto che dal 2035 in poi ci sarà questo veto ai motori termici già anticipato dall’Unione Europea. Anzi, in certi Paesi già dal 2030.  Io però non posso aspettare l’ultimo momento per agire: come manager devo guardare dieci anni davanti a me e prevedere gli scenari futuri per elaborare un piano coerente. Prepariamo il futuro di Stellantis in funzione delle regole decise dai  politici. Perciò siccome la direzione proposta dai leader politici è questa, abbiamo messo a punto un progetto per trasformare nei prossimi anni ogni fabbrica di motori termici in fabbriche per motori elettrici e gigafactory per batterie".

Più che costretto all'elettrico, la missione di Tavares è quella di realizzare l'auto più efficente possibile, cioè offire veicoli puliti e non inquinanti.

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