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Toyota C-HR, il crossover sfida Qashqai

Motore turbo o ibrido, dimensioni allineate al riferimento nel segmento. Stile anticonformista, fuori come all'interno. Toyota Safety Sense di serie

Fabiano PolimeniFabiano Polimeni

Pubblicato il 28 giugno 2016, 14:32 (Aggiornato il 28 giugno 2016, 16:13)

Al salone di Ginevra aveva raccontato molto, ma non tutto, del modello che avremmo ritrovato sul mercato. L'appuntamento con Toyota C-HR è per il prossimo settembre, quando aprirà la raccolta ordini, in attesa delle prime consegne, a fine anno. La trasformazione da concept car a prodotto di serie ha sacrificato pochissimi particolari, mantenendo tutta l'originalità delle forme. E' crossover di segmento C, probabilmente il più anticonformista nel design, fatto di spigoli, aperture, superfici che ricorrono a nervature e scalfature per assicurare dinamismo, specialmente alla fiancata.

Cinque porte, ovviamente, e per trovare la maniglia di quelle posteriori si deve guardare al montante, dove si gioca con i colori, offrendo il tetto a contrasto sull'allestimento più ricco. Gli ingombri esterni si sintetizzano in una lunghezza di 4 metri e 36 centimetri, su un passo di 2 metri e 64, mentre in altezza si raggiungono i 155 centimetri in versione Hybrid, per una larghezza di 1 metro e 79. Resta da scoprire la capacità del bagagliaio.

A prescindere dall'allestimento, Toyota C-HR offrirà di serie il pacchetto di sistemi di assistenza alla guida Toyota Safety Sense, composto dall'assistente al cambio di corsia, con intervento automatizzato sul volante, il cruise control adattivo, gli abbaglianti automatici, l'avviso di collisione, la frenata d'emergenza e la rilevazione della segnaletica stradale, dispositivo, quest'ultimo, assente sulla versione base. 

Altro tassello che va ad aggiungersi al "racconto" del crossover compatto Toyota, quello relativo agli interni. Si scopre un ambiente hi-tech, con la medesima originalità trasmessa dalle linee esterne. Lo schermo da 8 pollici, in cima alla plancia, è l'elemento che cattura l'attenzione e racchiude la multimedialità, il navigatore e i servizi connessi. Sulla versione Hybrid spicca la finitura blu che corre da un pannello delle portiere all'altro, sottolineando la fascia centrale della plancia e amplificando il senso di estensione orizzontale. Le plastiche alternano un trattamento opaco (nella zona inferiore) a uno lucido, dove trovano spazio le bocchette del climatizzatore e i relativi comandi, mentre la porzione superiore è rivestita in simil-pelle; pelle Nappa per il volante e le superfici di contatto.

Per l'allestimento più ricco saranno proposti di serie i sedili riscaldabili, l'accesso e avvio smart entry, i finestrini posteriori privacy, i cerchi da 18 pollici, la tinta carrozzeria bicolore e il rivestimento parzialmente in pelle. A richiesta, un impianto audio premium firmato JBL.

Sul mercato debutterà con due motorizzazioni: il turbo benzina 1.2 litri da 116 cavalli e 185 Nm di coppia, abbinato a un cambio manuale 6 marce o automatico CVT, con richieste di carburante dichiarate in 5.7 litri/100 km nel ciclo misto; l'aspirato 1.8 litri a ciclo Atkinson, con motore elettrico a supporto, per una potenza complessiva di 122 cavalli e 142 Nm. E' la variante Hybrid, ripresa dal sistema adottato sulla Prius, con un'efficienza termica portata al 40%, emissioni di Co2 pari a 85 g/km e consumi di 3.7 litri/100 km nel ciclo misto. 

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