Renault, De Meo: Euro 7 renderà le utilitarie elettriche più convenienti

Renault, De Meo: Euro 7 renderà le utilitarie elettriche più convenienti

I limiti stringenti dello standard di omologazione in fase di definizione costringono i costruttori a utilizzare filtri costosi, che si rifletteranno sui prezzi di listino. Il minor costo delle batterie, al contempo, renderà le piccole auto elettriche più convenienti sul mercato

03.05.2021 ( Aggiornata il 03.05.2021 16:22 )

Quale scenario disegneranno le norme di omologazione Euro 7? Una decisione finale da parte della Commissione europea si avrà il prossimo novembre, con un orizzonte per la loro introduzione che guarda al 2025, con la possibilità che slitti al 2027 la normativa.

Euro 7, limiti da rendere realistici

Un fronte sul quale è di poche settimane fa, inizio aprile, l'accoglimento delle valutazioni tecniche avanzate presso la Commissione, affinché si considerino i limiti tecnici realistici nell'introdurre un insieme di regole per l'omologazione Euro 7 che, altrimenti, segnerebbe la morte del motore termico. Preoccupazioni avanzate dalla VDA tedesca, che riunisce gli industriali dell'automotive. Si andrà comunque incontro a una sfida enorme, che porterà la severità delle analisi sulle emissioni inquinanti delle auto a essere tra le 5 e 10 volte superiore rispetto allo standard Euro 6.

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E sarà un impegno tecnologico che colpirà indistintamente le auto con motore termiche, risultando però molto gravoso soprattutto sui segmenti di mercato inferiori, come indica Luca de Meo. E' noto quanto il fattore prezzo sia importante nel segmento A e i margini siano ridotti per i costruttori sulle utilitarie del segmento B.

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Renault R5, elettrica, utilitaria, sarà uno di questi ed è attesa nel 2025, quando le stime tra i costi sempre più elevati di adeguamento dei motori benzina, affinché siano sempre più puliti e in grado di rispettare le norme Euro 7, e i costi - progressivamente in calo - delle batterie per auto elettriche, faranno sì che la convenienza a produrre (e per il cliente ad acquistare) un'utilitaria a batteria sia superiore.

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"C'è un biglietto d'ingresso da pagare per pulire qualsiasi motore a combustione. Serve un filtro del particolato che contiene platino, rodio e altri materiali costosi, sia che vada su una Clio da 15 mila euro o una Classe S da 120 mila euro. Di certo il filtro di una Classe S sarà un po' più grande ma è molto meno caro in termini percentuali e il cliente può permettersi di pagarlo. La vita si sta facendo però molto difficile per i costruttori di auto piccole", spiega De Meo in un'intervista ad Autocar.

Le previsioni di incremento dei prezzi delle piccole auto benzina e di diminuzione del costo delle batterie sulle elettriche, porterà a un "momento nel quale le due curve si incroceranno e sarà il punto in cui l'auto elettrica diverrà la più sostenibile in Europa".

Sempre più elettrico, non solo elettrico

De Meo che non crede alle prospettive di un'Europa "tutta elettrica" con la mobilità al 2030, come altri Costruttori prevedono avverrà - perlomeno con le indicazioni di proposta di prodotto sul mercato -. Ci sarà spazio per l'equilibrio con l'ibrido, full e plug-in, ad esempio: "Forse può andare bene se vuoi essere un costruttore di nicchia", spiega valutando le prospettive di gamme esclusivamente composte da auto elettirche. "Non credo che tutti gli automobilisti europei saranno pronti entro il 2030 per le elettriche. Basta andare nel sud della Spagna o nel sud dell'Italia, non c'è il potere di acquisto per comprare elettrico e non c'è l'infrastruttura". 

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