Italvolt, acquistata l'area ex-Olivetti dove sorgerà la gigafactory italiana

Italvolt, acquistata l'area ex-Olivetti dove sorgerà la gigafactory italiana

Italvolt ha formalizzato l'accordo vincolante per l'acquisto della grande area di Scarmagno dove sorgevano gli impianti della Olivetti. Al via nel 2022 i lavori per quella che sarà una delle gigafactory più grandi d'Europa

di Lorenzo Lucidi

10.09.2021 16:35

Importante passo avanti per Italvolt verso la costruzione della sua gigafactory in Italia. Ieri infatti c'è stata la firma dell'accordo di acquisto vincolante per i terreni dove sorgerà l'impianto: un milione di metri quadrati a Scarmagno, a pochi chilometri da Torino, nell'area dove sorgono gli stabilimenti che furono della Olivetti. Entusiasmo per la riuscita dell'accordo da tutte le parti coinvolte, da Italvolt a Prelios, il fondo proprietario del terreno, fino all'amministrazione locale.

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Nel 2022 al via i lavori per la gigafactory

Una volta era sede degli stabilimenti della Olivetti. Domani ospiterà una delle più grandi fabbriche di batterie d'Europa. Scarmagno si prepara ad accogliere la gigafactory di Italvolt, che ha appena formalizzato l'avvio delle procedure per l'acquisizione dei terreni in cui sorgeranno gli impianti industriali. Siglato nel comune di Scarmagno alla presenza delle autorità locali, l'accordo di acquisto vincolante è stato firmato da Italvolt e Prelios, il fondo che attualmente ne detiene la proprietà. Una volta concluse le pratiche e ricevuti necessari permessi, i lavori potranno ufficialmente cominciare.

Il progetto prevede l'inizio delle procedure nei primi mesi del 2022, e includerà la bonifica dei terreni, oltre alla costruzione dell'impianto industriale vero e proprio. Quest'ultimo, che occuperà una superficie di 300mila metri quadrati, sarà progettato dalla divisione architettura della Pininfarina. Valevole ben 3,4 miliardi di euro di investimenti, la gigafactory piemontese avrà una capacità produttiva a regime di 45 gWh.

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Scarmagno, dalla Olivetti a Italvolt

La firma della procedura d'acquisto è stata accolta con entusiasmo da tutte le parti coinvolte, a partire dalla stessa Italvolt. "L'accordo con Prelios Sgr rappresenta un passo chiave nel piano di implementazione del nostro progetto di realizzazione della gigafactory – ha spiegato Lars Carlstrom, CEO della società - Siamo molto soddisfatti di aver concluso l’acquisto dell’area rispettando le tempistiche recentemente riconfermate con le istituzioni politiche locali che in questi mesi hanno dato un contributo significativo alla promozione del progetto di Italvolt. L'area dismessa ha un ampio potenziale che possiamo restituire di nuovo al contesto locale, offrendo posti di lavoro e riqualificazione dell'ambiente”.

Reazioni positive anche da Prelios, fondo proprietario dell'area dove sorgeranno gli impianti di Italvolt: "Siamo molto soddisfatti del risultato raggiunto con questa operazione, perché l’area che ha ospitato la storica Olivetti riprenderà vita nei prossimi mesi con un nuovo progetto industriale focalizzato sul business della mobilità elettrica che oggi si presenta quale settore altamente strategico e innovativo, proprio come la Olivetti lo è stata negli anni ‘60 nel settore dell’informatica” ha aggiunto Patrick Del Bigio, CEO di Prelios.

Approvazione infine da parte delle autorità locali: "È un momento di grande fermento per il Piemonte. Questo passo è di una importanza straordinaria per il canavese e non solo e dimostra la volontà di Italvolt di realizzare la fabbrica di batterie nel rispetto del cronoprogramma. Il Piemonte vuole una gigafactory e questa notizia non può che farci enorme piacere. Ora approfondiremo il business plan così da facilitare il dialogo con il Governo per le risorse del Pnrr" ha commentato Andrea Tronzano, assessore al Bilancio della Regione Piemonte.

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