Zipse, BMW: l'auto diverrà un affare per ricchi se solo elettrica

Zipse, BMW: l'auto diverrà un affare per ricchi se solo elettrica

BMW offrirà più soluzioni al mercato, elettriche ed elettrificate, ma il presidente del Gruppo sottolinea i rischi derivanti dall'eliminazione di una mobilità finanziariamente accessibile

21.10.2022 ( Aggiornata il 21.10.2022 15:46 )

Tra i molti limiti dell'auto elettrica e dell'infrastruttura di ricarica, non manca un fattore prezzo da tenere in considerazione. Oggi le auto a batteria costano decisamente più delle motorizzazioni termiche elettrificate (scopri le ibride più cercate tra l'usato) e, pur con il sostegno di campagne di incentivi pubblici, i prezzi di listino si posizionano in una fascia di mercato medio-alta.

Dove gli incentivi hanno contribuito, nell'offerta presente in Italia, ad abbattere i prezzi al di sotto dei 20 mila euro, si è di fronte a pochi modelli citycar e decisamente essenziali.

BMW investe sull'elettrico prodotto negli USA

Oliver Zipse, presidente del Gruppo BMW (qui trovi i modelli sul mercato dell'usato), parla dagli Stati Uniti, dove ha annunciato investimenti per 1,7 miliardi di dollari sull'elettrico. Il potenziamento della presenza negli USA passa dall'impianto di Spartanburg (1 miliardo di dollari) come dalla realizzazione di un nuovo sito (700 milioni di dollari di investimenti) per la produzione di batterie.  

Il manager sottolinea un aspetto già toccato da altri a.d. di grandi case costruttrici, relativo all'accesso alla mobilità per i privati di fronte a norme che impongono il passaggio all'elettrico.

Lo scenario tra Euro 7 e materie prime delle elettriche

In prospettiva, la teoria dice che l'auto benzina sarà ancor più costosa in Europa con l'introduzione della normativa Euro 7. Richiederà investimenti per rendere più puliti i già efficienti motori Euro 6. Al rincaro dei listini corrisponderà un taglio di modelli dai segmenti meno redditizi per le case.

Ancora in linea teorica, un presunto abbassamento del costo delle materie prime per produrre le batterie dovrebbe rendere competitive le elettriche sul fattore prezzo, portando a un punto di incrocio i valori di modelli di pari segmento intorno al 2028. Poi c'è la realtà, l'assetto geopolitico globale e le fluttuazioni dei prezzi delle materie prime essenziali per realizzare le batterie. Un mercato sul quale i player cinesi dominano.

L'auto elettrica sarà solo per i ricchi?

"Non vogliamo che le macchine siano tolte dal segmento base, è una mossa politicamente pericolosissima. Se all'improvviso rendi il possesso di un'auto appannaggio solo dei ricchi, è qualcosa di pericoloso", commenta Zipse nelle parole riportate dall'agenzia Reuter.

Un altro rischio, per l'industria dell'auto e sul mercato europeo, è che nei segmenti di mercato inferiori si inseriscano i costruttori cinesi. Finora la proposta di modelli in arrivo nel Vecchio Continente ha puntato sul prezzo, più competitivo rispetto a modelli di marchi consolidati, ma pur sempre in segmenti C e superiori. Resta un mondo di utilitarie da contendere. Per il cliente americano le valutazioni sono assai diverse quanto a dimensioni dei modelli. 

"Se fossi un politico starei molto attento, perché si stanno togliendo dalla circolazione macchine per legge", ha proseguito Zipse, sottolineando l'impegno BMW su più fronti, motore termico compreso: "Non ci sono segnali che, globalmente, il motore a combustione sarà obsoleto entro i prossimi 15 anni".

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