L'amministratore delegato di Stellantis chiede maggiori tutele per i Costruttori europei e la cancellazione della nuova normativa anti inquinamento Euro 7
19.10.2022 ( Aggiornata il 19.10.2022 12:04 )
È un Carlos Tavares a 360 gradi quello che ha parlato al Salone dell'auto di Parigi. Un evento, quello francese, che vede la presenza di pochissimi Costruttori occidentali, ma che è estremamente emblematico della direzione che sta prendendo il settore automotive, tra piena elettrificazione e sempre maggiore diffusione di nuovi brand cinesi. Argomenti affrontati di petto da Tavares, che non ha risparmiato critiche alle istituzioni europee, colpevoli, secondo l'amministratore delegato di Stellantis, di non garantire di produttori del Vecchio Continente le condizioni per gestire le nuove sfide del mercato.
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Aperto da Emmanuel Macron, il Salone dell'auto di Parigi 2022 ha messo in mostra le sempre più consolidate tendenze verso cui sta andando incontro il settore automotive. Da una parte l'addio alle motorizzazioni endotermiche, dall'altro l'invasione di nuovi prodotti e brand cinesi, favoriti proprio dall'elettrificazione. Un tema, quello dei Costruttori orientali sul mercato europeo, che sta suscitando la preoccupazione delle Case occidentali, di cui Carlos Tavares si è fatto portavoce. Criticando la disparità di trattamento sui mercati europeo e cinese.
I Costruttori cinesi “sono benvenuti in Europa” ha detto il manager portoghese, purché avvenga altrettanto per quelli europei in Cina. “Vogliamo le stesse condizioni” è stato l'appello dell'ad di Stellantis, che ha richiesto “regole per l'importazione” per i prossimi anni. “Serve reciprocità, non c’è motivo che si renda facile l’accesso al Vecchio Continente senza avere in cambio il contrario” ha spiegato Tavares.
Altro argomento di grande attualità toccato da Tavares è quello dell'Euro 7, la nuova normativa per vetture endotermiche che accompagnerà i motori a benzina e Diesel verso la loro fine, in attesa della piena elettrificazione programmata per il 2035. "So che molti non condividono questa posizione, ma credo sia una posizione di buon senso: Euro 7 va cancellato" ha dichiarato senza mezzi termini il manager portoghese.
Le ragioni della presa di posizione di Tavares stanno nel fatto che la nuova normativa anti inquinamento sarebbe troppo stringente, e di conseguenza non sostenibile economicamente, soprattutto per le vetture di fascia più bassa. Già l'anno scorso l'ad di Renault, Luca De Meo, anche lui presente a Parigi, avevo messo in guardia su questo aspetto: “La vita si sta facendo però molto difficile per i Costruttori di auto piccole”. Stando al percorso attuale, la nuova normativa Euro 7 dovrebbe entrare in vigore tra il 2025 e il 2027, ovvero meno di un decennio prima dell'addio definitivo – almeno in Europa – dei motori endotermici.
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