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Tavares, batterie al LFP per ridurre i costi delle elettriche Stellantis

L'inevitabile sviluppo verso le batterie al litio-ferro-fosfato sarà percorso anche dal Gruppo Stellantis e garantirà una riduzione dei costi per produrre le future elettriche

Tavares, batterie al LFP per ridurre i costi delle elettriche Stellantis

Fabiano PolimeniFabiano Polimeni

24 feb 2023

Quanto le batterie siano il fattore di costo principale di un'auto elettrica è noto. Lo è altrettanto il controllo della fornitura delle celle da parte di compagnie asiatiche, cinesi nello specifico. A margine della presentazione dei risultati finanziari del Gruppo Stellantis, Carlos Tavares ha anticipato la futura disponibilità di batterie al litio-ferro-fosfato per i modelli elettrici del gruppo.

Si tratta di una composizione chimica "low cost" se confrontata con le batterie al nickel-cobalto-manganese, lo è per il minor costo delle materie prime, rispetto all'approvvigionamento di nickel e cobalto. Batterie ideali per modelli da posizionare nei segmenti in cui le prestazioni pure non sono centrali quanto il fattore prezzo. 

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Batterie meno costose per ridurre i prezzi

Tesla ha introdotto le batterie LFP fornite dai propri partner, garantendosi una sostanziale riduzione di prezzo su modelli come la Model 3. Altri costruttori cinesi propongono già accumulatori al LFP. A fronte di una minore densità energetica rispetto alle batterie NCM, vi è una maggior sicurezza e i costi inferiori di produzione dalle litio-ferro-fosfato.

"Ci servono le batterie al litio-ferro-fosfato (LFP) e le avremo, perché si tratta di una posizione in grado di renderci competitivi sui costi e rendere le auto elettriche più accessibili alla classe media", ha anticipato Tavares, che sul tema dei costi dell'auto elettrica e i rischi sul diritto alla mobilità ha spesso sottolineato la sfida difficilissima che si presenta ai costruttori europei dell'auto.

La Cina ha in mano il mercato delle batterie

Molte Case costruttrici, per poter ridurre i prezzi di produzione delle elettriche, introdurranno nei prossimi mesi dei modelli dotati di batterie al litio-ferro-fosfato. Resta il dato di fondo di una produzione che è totalmente nelle mani di fornitori cinesi, come ricordano i dati degli analisti di Benchmark Minerals: il 99,5% della produzione globale prevista nel 2023 è in mano a player cinesi, il 97% della capacità produttiva fino al 2030 di batterie LFP idem.

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