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Prendono ufficialmente il via gli incentivi auto 2024

Oggi 3 giugno 2024 sarà finalmente possibile richiedere il contributo statale per l'acquisto di veicoli a basse emissioni

Prendono ufficialmente il via gli incentivi auto 2024

3 giu 2024

Anticipati a dicembre, annunciati il primo febbraio al Tavolo Automotive promosso dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, gli incentivi per l'acquisto di veicoli a basse emissioni tardavano a prendere il via. Poi l'annuncio: i cittadini potranno richiedere di usufruire dell'Ecobonus auto dal 3 giugno 2024. Da oggi quindi sarà possibile avviare la propria richiesta, ma è necessario conoscere bene tutte le regole e i dettagli del contributo.

La suddivisione dei fondi

Grazie agli avanzi del 2022 e 2023, i fondi a disposizione saliranno a 950 milioni di euro suddivisi così: 793 milioni di euro destinati all’acquisto di auto nuove, 20 per le auto usate, 35 a ciclomotori, motocicli e quadricicli, 53 per i veicoli commerciali leggeri e infine 50 milioni per il noleggio a lungo termine. La ripartizione dei fondi per le auto nuove segue il noto schema progressivo in base alle fasce di emissioni. Le vetture elettriche (0-20 g/km CO2), hanno a disposizione 240 milioni, le plug-in (21-60 g/km CO2) 150 milioni, infine, le endotermiche, full e mild hybrid (61-135 g/km CO2) 403 milioni. Quello che emerge, dunque, è che sono state recepite le indicazioni che vengono dalla necessità di svecchiare il parco circolante in ottica green sostenendo sì l’elettrico, che ha a disposizione 35 milioni di euro in più rispetto al passato, ma guardando anche alle indicazioni del mercato, perché l’ultima fascia, quella più richiesta, ha 283 milioni in più, mentre sono stati ridotti di 95 milioni i fondi destinati alle plug-in.

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Aumentano gli incentivi

Gli incentivi variano a seconda della vettura che si rottama, da Euro 0 a 5, in funzione della classe di emissione del mezzo che si acquista, con l’ISEE usato come ulteriore parametro che aumenta l’importo se sotto i 30.000 euro. Confermati i limiti di spesa di 42.700 euro per prima e terza fascia, 54.900 euro per la seconda. Fissati i paletti principali, la forbice del contributo va da un minimo di 1.500 euro, a un massimo di 13.750, se si rottama una vettura Euro 0-2 per un’auto elettrica con ISEE inferiore a 30.000 euro. Va aggiunto il discorso usato: in questo caso lo sconto è di 2.000 euro, se si rottama un’auto Euro 0-4 per una Euro 6 di categoria M1 e con valore fino a 25.000 euro. Visto che l’elettrificazione passa anche dalla crescita della rete infrastrutturale, sono tornati anche i bonus per le colonnine di ricarica domestica, con sconto dell’80% su acquisto e installazione per un massimo di 1.500 euro per privati e 8.000 euro per condomini.

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