Aston Martin, le prime caratteristiche del motore ibrido V6

Aston Martin, le prime caratteristiche del motore ibrido V6

L'unità verrà introdotta per la prima volta nel 2022, su Aston Martin Valhalla. Le soluzioni rese note dal marchio e quelle visibili all'esterno del V6 3.0 twin turbo

24.03.2020 ( Aggiornata il 24.03.2020 15:25 )

Oltre mezzo secolo dopo torna a cimentarsi sulla materia. I “libri” di riferimento da allora non potrebbero essere cambiati maggiormente e il motore Aston Martin V6 twin turbo che scopriremo nel 2022 nella prima applicazione su un prodotto di serie – la supercar Valhalla, a motore posteriore centrale – avrà studiato sui tomi dell’elettrificazione e del rispetto delle normative Euro 7.

Dal marchio inglese arrivano le prime indicazioni, non specifiche con valori di potenza e coppia già sul piatto, bensì la direzione seguita dallo sviluppo del motore TM01. Una sigla che vuole essere omaggio a Tadek Marek, ingegnere Aston Martin tra gli anni ‘50 e ‘60, motorista al tempo dell’ultimo propulsore realizzato in casa dal marchio: correva il 1968.

Motore Aston Martin V6 ibrido

Cosa sappiamo del V6 elettrificato destinato a sostituire il V8 AMG 4.0 attualmente in uso? Ufficialmente, che i test al banco procedono da tempo, che l’unità sarà un 3 litri con turbocompressori installati internamente alla V,con i vantaggi che ne conseguono in termini di compattamento degli ingombri e ridotto routing dei condotti di scarico e alimentazione delle turbine.

 

Twin turbo firmato BorgWarner

C’è poi l'informazione indiretta, dalle prime immagini dell’unità. A partire dal turbocompressore, BorgWarner, con valvola wastegate a controllo elettronico, installata sopra la girante del compressore. Lato turbina, la progettazione è a doppio cono e collettore di scarico 3-in-1.

Destinato a una supersportiva che dovrà dare del tu alla pista, la Valhalla, il motore si caratterizza per la lubrificazione a carter secco e - oltre alla specifica ibrida - sarà proposto anche in versione ibrido plug-in, con un pacco batterie di maggior capacità energetica e ricaricabile.

Alla bilancia, il peso dichiarato da Aston Martin è inferiore ai 200 kg. Tra i fornitori della componentistica, il logo dell’italiana Dell’Orto appare sui due moduli di controllo dell’alimentazione, a valle della farfalla.

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