Il nuovo esecutivo guidato da Draghi non sembra volersi discostare poi troppo rispetto alla linea di condotta anti-coronavirus seguita dall’uscente governo Conte. Ecco le novità
23.02.2021 ( Aggiornata il 23.02.2021 10:56 )
Si è tanto discusso in queste ultime settimane sulle varie proroghe in relazione agli spostamenti tra regioni. Ebbene, a mettere fine alle polemiche ci ha pensato il primo decreto legato all’emergenza coronavirus approvato dal governo Draghi, che ha prorogato fino al prossimo 27 marzo il divieto di spostamento tra le regioni italiane.
Zona gialla, arancione e rossa, spostamenti in auto: chi può salire in macchina?
Il nuovo esecutivo, dunque, non sembra volersi discostare poi troppo rispetto alla linea di condotta “anti-contagio” seguita dall’uscente governo Conte. Infatti, oltre alla nuova proroga che vedrà il divieto di spostamento tra regioni per ulteriori 30 giorni – con divieto di superare i confini regionali anche per le regioni in zona gialla - è stato aggiunto anche il divieto assoluto di spostamento in abitazioni private per le regioni in zona rossa.
Niente più visite a parenti e amici, dunque, almeno fino alla prossima scadenza del decreto e sempre salvo ulteriori proroghe.
Tuttavia, nonostante i nuovi stop imposti dal governo Draghi, resteranno alcune deroghe. Infatti, ci si potrà spostare fra le regioni della nostra penisola (sempre con autocertificazione) se si dimostrerà di avere comprovate esigenze lavorative, situazioni di particolare necessità o motivi legati alla salute.
Inoltre, saranno consentiti gli spostamenti in abitazioni private – solo se in zona gialla o arancione - verso una sola abitazione privata abitata, una sola volta al giorno, rispettando il coprifuoco dalle 22.00 alle 5.00 e con la possibilità di far sempre ritorno presso il proprio domicilio.
Tra le varie deroghe rimane, poi, anche quella che riguarda i piccoli comuni a tinte gialle o arancio. Infatti, come si può ben leggere nel testo: “nelle zone arancioni, per i Comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti, sono consentiti gli spostamenti anche verso Comuni diversi, purché entro i 30 chilometri dai confini”.
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