Lancia, i 5 (+1) modelli che hanno fatto la Storia del Marchio

Lancia, i 5 (+1) modelli che hanno fatto la Storia del Marchio

Lancia è una delle Case più amate in Italia, e non solo, e ha legato il proprio nome a vetture iconiche e straordinarie. Ecco le 5 (+1) più importanti secondo noi

di Lorenzo Lucidi

17.06.2021 ( Aggiornata il 17.06.2021 14:35 )

Lancia Aurelia B20

Lancia Aurelia B20: la prima GT al MAUTO

Lancia Aurelia B20: la prima GT al MAUTO

Dal 30 gennaio la Lancia Aurelia B20 sarà ospite del Museo Nazionale dell'Automobile di Torino. Un omaggio a quella che viene considerata la madre di tutte le GT.

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Nel dopoguerra, Lancia decide di limitare la produzione di autocarri, fino ad allora al centro delle attività della Casa, e di dedicarsi alle vetture di lusso. In particolare nel 1951 viene presentata l'Aurelia B20, sinuosa coupé sportiva destinata a diventare un tassello fondamentale nella storia del Marchio. Svelata in occasione del Salone di Torino di quell'anno, la B20 riscuote un immediato successo commerciale. Nel corso della sua carriera (uscirà di produzione nel '58, rimpiazzata dalla Flaminia GT Coupé) l'Aurelia viene aggiornata numerose volte, arrivando a contare ben sei serie, senza contare le edizioni speciali realizzate autonomamente da carrozzieri come Vignale e quelle per le competizioni sportive. In totale, la B20 verrà venduta in poco meno di 4mila esemplari. Un record per una vettura sportiva di lusso negli anni '50.

Al suo esordio, la Lancia Aurelia B20 viene dotata di un motore V6 da 2 litri e 76 cavalli, che verrà poi aggiornato nel corso delle varie serie fino ad arrivare a quota 120 cv, con una cilindrata incrementata a 2,5 litri (sufficienti a spingere la vettura fino a 185 km/h). La Lancia B20 viene poi utilizzata anche per numerose gare di durata, quasi sempre preparata da Pininfarina: tra le competizioni cui l'Aurelia coupé ha preso parte anche la 1000 Miglia e la difficile Carrera Panamericana.

Addirittura, meccanica e motore della B20 vengono sfruttate per la realizzazione di una monoposto di Formula 2 (mai scesa in pista nonostante il lungo lavoro su questo progetto) e perfino di una Formula 1. Quest'ultima, creata in maniera artigianale da Marino Brandoli, riesce a prendere parte ad alcuni gran premi, ottenendo alcuni risultati onorevoli, come l'11° posto in griglia nel GP di Napoli, nonostante le prestazioni assolutamente non al livello delle rivali ufficiali. Dimostrazione che spesso la passione può superare ostacoli all'apparenza insormontabili.

Lancia Aurelia B20, torna in vita una rarità

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