Dal 1914 a oggi, quella di Maserati è stata una storia ricca di successi e cambiamenti. Ecco la nostra top 5 (+1) dei modelli secondo noi più importanti per la Casa di Modena

Maserati, i 5 modelli (+1) che hanno fatto la storia del Tridente

Era il 1° dicembre 1914 quando Alfieri <a href="https://www.auto.it/search?p=1&key=maserati">Maserati</a> fondava a Bologna l'azienda che portava il suo nome. Un'attività minuscola che contava solo 5 dipendenti, tra cui i due fratelli di Alfieri, Ettore ed Ernesto, e che si occupava esclusivamente della preparazione di vetture da corsa. Nel 1926 la prima auto realizzata dalla Casa, la Tipo 26, che fu anche colei che portò al debutto l'emblema del Tridente. Da quel momento, Maserati avrebbe conosciuto una lunghissima storia fatta di successi sportivi e commerciali, ma anche momenti di grandi fermento e cambiamenti, come il trasferimento a Modena e i numerosi passaggi di proprietà. Da Citroën a De Tomaso, passando per le mani di industriali e aziende varie, fino a trovare una casa accogliente nel Gruppo Fiat, al fianco dell'antica rivale <a href="https://www.auto.it/news/youngtimer/2021/06/24-4410868/ferrari_i_5_modelli_1_che_hanno_fatto_la_storia_del_cavallino/">Ferrari</a>.
Nel corso della sua lunga e travagliata vita Maserati ha dato alla luce vetture uniche e affascinanti, apprezzate in tutto il mondo anche grazie all'impegno che la Casa ha profuso nelle competizioni sportive. Abbiamo provato a individuare 5 tra i modelli più iconici e rappresentativi del Marchio modenese, che in qualche modo ne hanno segnato la storia rendendo il brand del Tridente quello che è oggi. E, come al solito, ne abbiamo anche scelta una che invece non ha dato lustro alla Casa, e che anzi si è rivelata non solo un flop commerciale ma anche d'immagine.
Ecco la nostra top 5 (+1) dedicata al Tridente Modenese.
<a href="https://www.auto.it/news/news/2021/07/01-4440571/maserati_nuovi_allestimenti_gt_modena_e_trofeo_per_levante_ghibli_e_quattroporte/">Maserati, nuovi allestimenti GT, Modena e Trofeo per Levante, Ghibli e Quattroporte</a>
<div style="page-break-after: always"> </div>
<h2 style="text-align: justify;">Maserati 3500 GT</h2>

Nei suoi primi decenni di vita, Maserati aveva prodotto sia vetture strettamente da competizione che coupé di tipo granturismo, ma sempre con numeri estremamente ridotti. Negli anni '50 la gestione della Casa decise di fare un salto di qualità, andando a realizzare un'auto di lusso oltre che sportiva, appetibile da un pubblico più ampio e da produrre con volumi decisamente più ampi. Il modello a cui fu affidata questa rivoluzione fu la 3500 GT, coupé sportiva e lussuosa lanciata nel 1957 e prodotta fino al '64.
Sebbene i circa 2.200 esemplari realizzati possano sembrare ben pochi rispetto ai criteri di oggi, per Maserati si trattò di un fortissimo salto in avanti. Basti dire che la A6G 54 la coupé che precedeva la 3500 GT, venne prodotta in 60 esemplari, la A6 G 2000 in appena 16. Il nuovo modello fu comunque rivoluzionario anche da altri punti di vista: la 3500 GT infatti adottava un motore 6 cilindri in linea di cilindrata molto superiore, pari a 3,5 litri. Capace di erogare 230 cavalli, donava alla coupé prestazioni di primo livello, anche se limitate da un peso importante.
Durante la sua carriera, l'auto venne aggiornata e migliorata con l'introduzione di una versione leggermente potenziata (la Gti) e della spider, a cui si affiancarono le fuoriserie realizzate da carrozzieri come Bertone, Frua, Moretti e Allemano. La Maserati 3500 GT fece poi da base per successive evoluzioni di altri modelli del Tridente, come la Sebring, la Mistral e la 5000 GT, dotata di motore V8.
<a href="https://www.auto.it/news/news/2021/06/24-4414364/maserati_ghibli_operanera_special_edition_dal_sol_levate/">Maserati Ghibli Operanera, Special Edition dal Sol Levante</a>
<div style="page-break-after: always"> </div>
<h2 style="text-align: justify;">Maserati Quattroporte</h2>

Fino agli anni '60, le caratteristiche di sportività e velocità erano appannaggio solo di vetture coupé o scoperte, con dimensioni contenute. Poi, nel 1963, è arrivata la Maserati Quattroporte, che ha mostrato come anche le berline di grandi dimensioni potessero esprimere alte prestazioni e offrire divertimento alla guida. La prima generazione di Quattroporte prendeva i concetti alla base delle tradizionali granturismo (come la 3500 GT) trasportandolo su una vettura con carrozzeria a tre volumi e – appunto – quattro porte. Lunga ben 5 metri e dotata di un motore V8 da 4,1 litri, grazie ai suoi 290 cavalli garantiva prestazioni elevate nonostante il peso di circa 1.650 kg.
Il lancio della Quattroporte, voluto dalla famiglia Orsi che allora gestiva la Casa del Tridente, si rivelò una scommessa vincente. Il successo del modello fu tale da cogliere impreparata Maserati, che fu costretta ad adeguare la capacità produttiva dei propri stabilimenti per soddisfare le richieste. Tra gli acquirenti della Quattroporte I, politici, attori, sportivi e personalità di ogni campo, da Alberto Sordi a Sergio leone, passando per Marcello Mastroianni, Ranieri di Monaco e Leonid Breznev. Prodotta fino al 1970, la prima Quattroporte fu la capostipite di una famiglia destinata a diventare parte fondamentale della gamma della Casa modenese. Oggi la berlina sportiva è giunta alla sua sesta generazione, quella lanciata nel 2013 e dotata di motori V6 e V8 fino a 580 cavalli.
<a href="https://www.auto.it/news/news/2021/05/10-4224577/maserati_quattroporte_all_asta_la_station_wagon_in_esemplare_unico/">Maserati Quattroporte, all'asta la station wagon in esemplare unico</a>
<div style="page-break-after: always"> </div>
<h2 style="text-align: justify;">Maserati Biturbo</h2>

Nel 1976 Maserati cambiò proprietà, passando dalla Citroën a De Tomaso. Sotto la guida dell'imprenditore argentino, la Casa del Tridente decise di lanciare un modello che avrebbe dovuto registrare grandi numeri, risollevando le sorti del Marchio garantendone la sicurezza economica. Maserati presentò così nel 1982 la Biturbo, che prendeva il nome dalla sovralimentazione con doppia turbina del suo motore V6 e 2 litri di cilindrata.
Nelle intenzioni del Costruttore, l'auto avrebbe dovuto registrare 5mila esemplari annui, che tuttavia non furono mai raggiunte a causa di alcune problematiche rivelate dall'auto. Il prezzo, inizialmente molto vantaggioso di 22 milioni di lire, aumentò all'improvviso fino a 26, inoltre le finiture non erano considerate al livello del Marchio e soprattutto la fama della vettura risentì molto dei casi di incendio causati da una componente difettosa collegata allo scarico. Ciononostante, la Biturbo ottenne importanti risultati commerciali, anche grazie alla versione scoperta e alla berlina, e ai numerosi aggiornamenti effettuati fino all'uscita di scena nel 1992. Oggi questo modello è stato in parte rivalutato, e rappresenta un'ottima opportunità di portarsi a casa una vettura del Tridente a un prezzo contenuto.
<a href="https://www.auto.it/news/news/2021/06/14-4373521/expo_2020_dubai_maserati_sara_sponsor_ufficiale_dell_italia/">Expo 2020 Dubai, Maserati sarà sponsor ufficiale dell'Italia</a>
<div style="page-break-after: always"> </div>
<h2 style="text-align: justify;">Maserati GranTurismo</h2>

Le grandi coupé GT rappresentano da sempre l'anima della Maserati. Nel 2007 La Casa del Tridente decise di rilanciare questo concetto dando vita a un modello del tutto nuovo e di rottura rispetto alla 3200 GT/Coupé/GranSport che erano state in produzione fino a quel momento. La nuova vettura, chiamata semplicemente GranTurismo, offriva dimensioni maggiori e grande spazio a bordo, coniugando eleganza e un design classico a una spiccata sportività e a un sound estremamente evocativo. Caratteristiche che hanno decretato immediatamente un grande successo per quest'auto.
Lunga ben 488 cm (oltre 30 in più della GranSport) la GranTurismo era dotata inizialmente di un V8 da 4,2 litri e 405 cavalli derivato da quello della Quattroporte V (sviluppato sulla base del Ferrari F136), poi sostituito da una versione aggiornata della stessa unità e condivisa con l'Alfa Romeo 8C Competizione. Nella variante da 4,7 litri, la GranTurismo è stata realizzata in varie versioni (S, MC Stradale, Sport) con potenze fino a 460 cavalli.
Proposta anche in una apprezzata versione scoperta, denominata GranCabrio, la GranTurismo ha totalizzato quasi 30mila unità vendute, confermandosi come una delle vetture del Tridente con il maggiore successo commerciale. Recentemente uscita di produzione, la GT sta ora per essere realizzata in una nuova generazione, che sarà per la prima volta anche elettrificata oltre che dotata di motori sovralimentati.
<a href="https://www.auto.it/news/anteprime/2021/06/14-4371511/nuova_maserati_granturismo_le_prime_immagini_dell_elettrica/">Nuova Maserati Granturismo, le prime immagini dell'elettrica</a>
<div style="page-break-after: always"> </div>
<h2 style="text-align: justify;">Maserati MC20</h2>

Per un brand che vive da oltre un secolo, ci sono modelli che costituiscono delle pietre miliari e che aprono la strada non solo a una nuova generazione di vetture ma anche a un nuovo modo di concepirle. Uno di questi è la nuova MC20, lanciata lo scorso anno come primo passo del rilancio che vivrà Maserati nei prossimi anni, nel ruolo di punta di diamante del neonato Gruppo Stellantis.
Frutto di grandi investimenti e di un importante sforzo tecnologico, la MC20 si configura come erede dell'iconica ed estrema MC12. Ma se quest'ultima era strettamente derivata dalla Ferrari Enzo, la nuova MC è stata realizzata interamente dalla Maserati. Con un cuore modenese che rappresenta un motivo d'orgoglio per la Casa. Il propulsore, denominato Nettuno, sfrutta infatti tecnologie da Formula 1 e riesce a erogare ben 630 cavalli a fronte di una cilindrata di appena 3 litri. Con prestazioni di conseguenza da vera supercar, come testimoniano i 2”9 necessari per accelerare da 0 a 100 km/h e i 325 km/h di velocità massima. In attesa delle versioni elettrificate di questa supersportiva portabandiera di Maserati verso il futuro.
<a href="https://www.auto.it/news/tuning/2021/05/28-4300496/maserati_mc20_aria_aero_kit_pacchetto_speciale_per_la_supercar/">Maserati MC20 Aria Aero Kit, pacchetto speciale per la supercar</a>
<div style="page-break-after: always"> </div>
<h2 style="text-align: justify;">Bonus: Chrysler TC by Maserati</h2>

Ci sono modelli Maserati che sarebbe stato meglio non fossero realizzati, nella misura in cui hanno danneggiato l'immagine del Tridente anziché rafforzarla, finendo per rivelarsi anche un insuccesso commerciale? Secondo alcuni puristi, il ruolo di “pecora nera” della Casa modenese potrebbe essere assegnato alla Biturbo, per i problemi precedentemente citati che hanno afflitto questo modello. La piccola sportiva degli anni '80 si è rivelata però comunque un importante successo commerciale, seppure non ai livelli preventivati.
La nostra “+1” è invece una vettura poco conosciuta in Italia, frutto di un esperimento commerciale dalla breve durata e risoltosi in un completo fallimento: la Chrysler TC (Turbo Convertible) by Maserati. Realizzata come frutto di un accordo tra la Casa di Auburn Hills e quella di Modena, la vettura era basata sul pianale accorciato della Dodge Daytona e offriva un poco sportivo schema “tutto avanti”, con motore e trazione anteriori. Sotto al cofano, un modesto 4 cilindri da 2,2 litri Chrysler o in alternativa un V6 da 3 litri di origine Mitsubishi con appena 141 cavalli.
Lanciata nel 1989, l'auto sfoggiava un logo “ibrido”, costituito dal Tridente di Maserati inscritto nel pentagono Chrysler ed era costruita in Italia negli stabilimenti della Innocenti a Lambrate. La carriera della TC fu brevissima, in quanto uscì di produzione nel 1991 dopo essere stata prodotta in poco più di 7mila esemplari.
<a href="https://www.auto.it/news/anteprime/2021/06/09-4353081/ferrari_v6_ibrida_plug-in_i_rumours_su_motore_e_architettura/">Ferrari V6 ibrida plug-in, i rumours su motore e architettura</a>

Iniziata la produzione della nuova GranTurismo della Casa del Tridente, ultima della dinastia. Un'auto celebrativa che conclude un'era. Il suo nome deriva infatti dalla parola “zèda”, che in dialetto modenese significa “zeta”. Un nome scelto anche in quanto la lettera “Z” per esteso finisce con la lettera “A”, in una sorta di unione tra passato, presente e futuro in vista di un nuovo inizio per il marchio

Maserati GranTurismo Zéda: FOTO

Ecco le foto della prova della Maserati MC20, il nuovo bolide della Casa di Modena

Maserati MC20, il Tridente colpisce

Dal 1914 a oggi, quella di Maserati è stata una storia ricca di successi e cambiamenti. Ecco la nostra top 5 (+1) dei modelli secondo noi più importanti per la Casa di Modena